Amore e passione: un modo semplice per rovinarti la vita

Amore e passioneQuanto sono belle le parole amore e passione: sono le più ricercate su internet, le più usate e abusate nelle canzoni e nei titoli dei libri e le più “efficaci” negli slogan e nelle pubblicità. Suscitano immediate sensazioni di eccitazione, fanno sognare, proiettano in un mondo fantastico. Eh già, come si fa a vivere senza passione?

"Una passione si alimenta di quello che non sai di un’altra persona, molto più che di quello che sai. Andrea De Carlo"

Passione, questa sconosciuta

Pochi giorni fa ho ricevuto una mail da una lettrice, che chiameremo Emma, con un nome di fantasia:

“Ciao Ilaria! Da premettere che sei fantastica! I tuoi modi di spiegare l’amore, così diretti…rendono molto interessante il tutto e io resto sempre più affascinata nel leggere i tuoi articoli. Ti scrivo perchè vorrei da te un valorosissimo consiglio. Sono fidanzata da due anni con una persona stupenda… ci rispettiamo e ci vogliamo bene. A me però spesso capita di pensare al mio passato, a Francesco! Ho avuto una storia con lui di 6 anni, per me di amore, di passione, di tutto… Per lui di solo sesso! Io penso che non potrò mai dimenticare, il mio desiderio nella vita è di riaverlo, vorrei in tutti i modi che lui si innamorasse di me, che venisse sotto casa a prendermi con un cavallo bianco e mi dicesse: <Mi sono innamorato di te. Scappiamo insieme!> Sarebbe cosi bello. Ilaria, come devo fare? Che posso fare? L’unica certezza che ho in questa vita è che vorrei lui per tutta la vita. Morire per lui e morire con lui! Ma lui non mi pensa proprio, a volte vorrei mandargli un messaggio, scrivergli una lettera.Dirgli che nonostante tutto la mia anima è sempre sua,ma mi blocco, penso sia inutile, lui forse neanche si ricorderà di me!”

Bella storia, eh? Parrebbe inventata, invece è vera. E anche verosimile. Ci sono moltissime donne che sognano amori impossibili, pur avendo a portata di mano amori reali. Ci sono molte donne che non apprezzano gli uomini che hanno a fianco o le storie che stanno vivendo, perché pensano che non ci sia passione. E anche ci sono molte donne che sostengono di non trovare l’uomo giusto, perché non apprezzano e non si accorgono che gli uomini che frequentano potrebbero essere quelli giusti. E non se ne accorgono perché non si sentono bruciare di passione. Perché non sentono quella fascinazione potente che fa pensare di poter “morire per e con un uomo”.

La passione e l’amore impossibile

Il messaggio di Emma sembra un’esagerazione, vero? Qualcuno potrebbe pensare “è una cosa assurda”. E’ probabile che molte persone mi scrivano esagerando le proprie emozioni per attrarre la mia attenzione : pensano – forse –  di poter ricevere da me una risposta,  magari “passando avanti” agli altri lettori o agli altri miei impegni. Se hanno questo atteggiamento con me, di sicuro ce l’hanno anche con altre persone con le quali si relazionano. Esagerano, si “riempiono” di passione più del necessario, pur di far colpo. E questo non è sempre un atteggiamento utile. Anzi, spesso è davvero molto dannoso.

Quindi, mettiamo anche che Emma abbia calcato un po’ la mano: molte donne lo fanno, quando si mettono a parlare o a scrivere di amore. Ma il “calcare la mano” fa perfettamente parte dello schema secondo il quale Emma vive i propri sentimenti.

Madame Bovary e la passione mortale

C’è un romanzo, ritenuto da critici e lettori uno dei capolavori assoluti della narrativa mondiale, che ogni donna dovrebbe leggere. Si tratta di Madame Bovary. Perché ogni donna dovrebbe leggerlo? Non solo perché l’autore, Gustave Flaubert, racconta magistralmente la psicologia femminile, ma perché racconta ancor meglio l’atteggiamento di molti uomini, incluso lo stronzo.

Quindi, se ha voglia di capirci un po’ più di relazioni uomo-donna e di schemi sbagliati di relazione, leggiti Madame Bovary. O rileggilo. Leggere un libro è sempre un’attività positiva.

Ma torniamo alla nostra amica Emma e alla nostra Madame Bovary. Che cosa succede a Madame Bovary? Madame Bovary è una donna bella e affascinante che sposa un medico di campagna, Charles Bovary. Lui è un brav’uomo, innamoratissimo della moglie. Innamorato in modo totalmente cieco. Charles non ha grandi aspirazioni e nemmeno ambizioni. Sua moglie invece ha letto troppi romanzi sentimentali ed è accecata dall’ambizione. Vive distaccata dalla realtà, nelle proprie fantasie di amori impossibili e di passioni estreme, sognando un’esistenza tanto eccitante quanto irrealizzabile.

Esistono delle regole da seguire per avere una vita fortunata e felice? Molto rapida e sintetica, la guida gratuita che rivela ciò che conta per avere una relazione che ti fa stare bene.

Vive nei propri sogni densi di passione, si imbarca in due storie clandestine, tradisce ripetutatamente il marito. In sintesi e detto terra-terra: a sua volta viene tradita dai propri amanti, che la illudono e le fanno promesse che non possono mantenere. Nell’inseguire un morboso e irreale disegno di ascesa sociale, si fa imbrogliare e si indebita fino al collo in quella che oggi si chiamerebbe “mania dello shopping”.

Madame Bovary fa davvero una pessima fine, addirittura suicidandosi. Ma, al di là della pessima fine, il peggio è che Madame Bovary ha fatto anche una gran brutta vita, nella perenne insoddisfazione personale, sentimentale ed esistenziale.

Vivere con passione autentica: 3 regole

Tu dirai: “E che c’entro io con la Madame Bovary. Io non sono mica come lei, certe cose non le faccio di certo.” E su questo ti dò perfettamente ragione, ci mancherebbe altro. E allora, in che modo può esserti utile la storia di Madame Bovary? Magari può esserti utile per vivere con autentica passione. Ci sono tre punti da tenere presente.

1)      La tua consapevolezza personale: la storia di Madame Bovary è piena di eccessi, che di sicuro non appartengono alla norma delle persone. Piccole tracce di comportamenti simili ai suoi possono esserci negli atteggiamenti di alcune donne: osservati e considera se ogni tanto succede anche a te di fantasticare su amori improbabili e su una passione cocente e impossibile. Considera anche se può esserti utile stare con i piedi per terra e goderti ciò che hai, impegnandoti a trarre il massimo da quello che vivi nel presente.

2)      Il tuo senso critico: Madame Bovary ha letto troppi romanzi d’amore che hanno rafforzato la sua propensione ai sogni a occhi aperti, alle facili illusioni e all’essere preda di imbroglioni di ogni genere. Al giorno d’oggi siamo sotto bombardamento costante di “favole” d’amore, di successo e di fortuna che rischiano di mettere a dura prova il nostro senso critico. Molti richiano di perdere il loro equilibrio e la loro capacità di distinguere quel che va bene per loro e da quella che è solo una falsa illusione. Tienine conto quando rifletti sulla tua vita sentimentale.

3)      Il tuo rapporto con gli uomini: le donne che interpretano la vita come Madame Bovary incappano molto spesso in uomini sbagliati e ne diventano vittime, mettendosi, letteralmente nelle loro mani. E’ una buona informazione della quale tenere conto, d’ora in avanti.

E tu che ne pensi? Esistono le Bovary? Tu ne hai mai incontrata qualcuna?

Lascia un Commento!

67 Commenti

  1. Avatar di Carli

    Carli 11 anni fa (31 Luglio 2013 0:08)

    Rileggendo un attimo il mio commento precedente, mi sono resa conto di aver scritto un pò coi "piedi"... colpa della fretta! ;P vabbè il contenuto alla fine penso si capisca! XD
    Rispondi a Carli Commenta l’articolo

  2. Avatar di Vale

    Vale 11 anni fa (31 Luglio 2013 23:19)

    @ TUTTI e TUTTE Oggi sono stata a fare un giro di shopping e in un negozio ho visto una maglietta con su scritta una bellissima frase in inglese che vi riporto: "Don't put the key to happiness into someone else's pocket" tradotto in italiano diventa: "Non mettere la chiave per la felicità nella tasca di qualcun altro" Che ne dite? Bella, no? :)
    Rispondi a Vale Commenta l’articolo

  3. Avatar di ELEONORA

    ELEONORA 11 anni fa (1 Agosto 2013 0:11)

    bella e molto VERA,VALE...LA FELICITà è UNO STATO D'ANIMO <3
    Rispondi a ELEONORA Commenta l’articolo

  4. Avatar di Fenice

    Fenice 10 anni fa (24 Ottobre 2013 14:48)

    Io non sono mai contenta dell'uomo di turno ma non per una sfrenata ricerca della passione ardente. Ho vissuto delle esperienze amorose abbastanza disastrose e una pseudo convivenza (l'ultima mia storia importante) che mi hanno devastata. Non so più cosa voglio da un uomo. Non so nemmeno se lo voglio un uomo! Fino ad oggi, ogni volta che stò con qualcuno,i primi 6 mesi sono fantastici ma dopo, scatta un senso di malessere psicologico e fisico che mi spingono a darmela a gambe. Una voce nella mia testa martella, in continuazione, dicendo che il mio posto non è accanto ad un uomo e che butto via tempo prezioso. Non ho mai dato retta a questa voce, ovviamente, e tiravo avanti finchè potevo. Ero convinta di volere "l'amore per sempre" e che le mie ansie si sarebbero placate se avessi spinto un po' verso lo stare in coppia.. Non accadeva mai! Mi ferivo e ferivo gli altri, parecchio. Ora mi ascolto, finalmente, ma mi rendo conto che o cambio uomo ogni 6 mesi, o stò da sola. Per ora, la solitudine mi arricchisce, ma mi chiedo se riuscirò mai ad essere felice in coppia, quanto lo sono da sola. Non voglio più forzzarmi ,ho avuto un vissuto difficile, e riconosco di avere tutte le ragioni per avere questa avversione nei confronti del maschio. Per quanto io sia diventata più gentile con me stessa, mi domando se mai un giorno riuscirò a superare i miei traumi e vivere una storia VERA.
    Rispondi a Fenice Commenta l’articolo

  5. Avatar di esined

    esined 10 anni fa (18 Settembre 2014 12:46)

    sei un mito! bellissimo articolo, a dire il vero tutti stra belli e stra veri e che fanno riflettere davvero! Grazie mille di cuore per condividere con altri le tue preziose conoscenze e i tuoi preziosissimi consigli!!!
    Rispondi a esined Commenta l’articolo

  6. Avatar di Vale

    Vale 9 anni fa (8 Gennaio 2015 14:54)

    questo articolo è ottimo, ho cercato qualcosa dopo il commento che ho scritto circa un due ore fa sul sito (tre micidiali errori).... forse ho trovato la risposta che cercavo o forse no dal momento che sono io frenata ed è lui ad essere troppo... ma forse perché ho superato la fase di Madame B. da un pezzo e preferisco stare con i piedi per terra.
    Rispondi a Vale Commenta l’articolo

  7. Avatar di matilde

    matilde 9 anni fa (28 Marzo 2015 17:24)

    Leggendo questo articolo mi viene spontaneo pensare: quanto si è incapaci di amare, e aggiungo di vivere. Possibile che siamo così ignoranti nel modo di vivere relazioni sentimentali? Qual è il vero amore? (scusate il gioco di parole) Intendo quello più "giusto" per ogni persona. Quello che sappia rendere felici una coppia per davvero. E non quello frutto di modi di pensare dannosi e negativi.
    Rispondi a matilde Commenta l’articolo

  8. Avatar di Gea

    Gea 8 anni fa (21 Novembre 2015 18:32)

    Ciao Ilaria, lessi e tradussi vari brani di "Madame Bovary" al liceo. Conosco la trama, ma non sono mai riuscita a leggere il romanzo per intero. Mi dà sui nervi il suo atteggiamento verso se stessa, verso quel poverocristo di "Charbovari" (come lo chiamano i suoi compagni di scuola bulli, nel primo brano che mi fecero tradurre), verso la loro figlia (perché lei avrebbe voluto un maschio... e già questo é sintomatico)... e più in generale verso la vita. Persa in frivolezze, balocchi, profumi, vestiti e paccottiglia sentimentale. Un paio d'anni fa mi sono decisa a comprarlo, ho iniziato a leggerlo... ma ho smesso. Proprio non mi "cala giù". Va detto che ho sempre avuto un'allergia profonda per le storie sentimentali (romanzi e film - non solo quelli tragici, ma anche le commedie romantiche), e un'invincibile avversione per quelle vicende in cui sarebbe possibile star bene, ma l'eroina si rovina la vita schifando chi le vuol bene e correndo appresso a gente che la maltratta. Poi Emma Bovary era stata molto amata anche dal padre, dunque sembra proprio voler mandare tutto "a schifio" per pura noia. Detto questo, riconosco il talento di Flaubert come scrittore e il suo genio nel tratteggiare questo personaggio emblematico di certi tratti distruttivi dell'animo umano, femminile - e non solo, mi sa! Quando avro' tempo e saro' in una migliore disposizione d'animo, lo leggero' senz'altro. ;-)
    Rispondi a Gea Commenta l’articolo

  9. Avatar di Luana

    Luana 8 anni fa (28 Marzo 2016 20:04)

    Mi associo ad Asia: scritto così questo articolo potrebbe dar luogo a fraintendimenti, ovvero spingersi ad "accontentarsi" di un rapporto di amicizia affettuosa, come purtroppo fin troppo spesso accade (lo vedo nelle coppie intorno a me). Ovvero: "Tizio è una brava persona, buono, gentile, colto/intelligente... ma sì ci sto insieme perché mi dà la stabilità di cui ho bisogno" e poi via a quei deliziosi matrimoni bianchi! E non mi sembra proprio questo lo spirito del blog, visto che hai fatto capire come l'Amore per essere tale deve esserlo a 360°: sia sul piano intellettuale che emozionale/affettivo che fisico/sessuale. Il marito di Madame Bovary non era l'uomo giusto per lei perché era un babbeo: buono, sì, ma troppo sempliciotto per suscitare in lei un minimo di attrazione o per sviluppare una forte intesa tra loro. Ovviamente neppure gli altri due lo erano, così come non lo sono quelli di Emma.
    Rispondi a Luana Commenta l’articolo

  10. Avatar di Anna Rita

    Anna Rita 8 anni fa (7 Aprile 2016 0:46)

    Non ho mai creduto al principe azzurro. Nella mia vita ho avuto 2 partner di cui uno è stato mio marito.Rimasta vedova, 7 anni fa ho conosciuto un uomo che ancora oggi sto frequentando non viviamo insieme ,ma ci vediamo ogni giorno ,frequentiamo una scuola di ballo ma ambedue abbiamo passioni diverse e nel limite del possibile cerchiamo di venirci incontro ,anche nella nostra diversità e nelle nostre litigiosità non possiamo fare a meno di stare insieme.So apprezzare ogni momento bello della giornata con lui o senza,ma onestamente non vorrei ritornare ad essere una donna sposata amo troppo la mia libertà e spensieratezza non devo rendere conto a nessuno,faccio quello che ritengo opportuno sempre nel rispetto dell altro,viva lo stare anche un po da soli.
    Rispondi a Anna Rita Commenta l’articolo

  11. Avatar di Angela

    Angela 7 anni fa (28 Dicembre 2016 11:07)

    Buongiorno, Ilaria! Sono capitata qui praticamente per caso (seguo la tua pagina con interesse, ma non leggo tutti i tuoi articoli) e ho letto il tuo articolo. Io devo ammettere di essere praticamente Madame Bovary. Esco fuori da un periodo sentimentale burrascoso durato ben 9 anni. I primi tre anni li ho passati con uno stronzo che non mi amava e mi tradiva, me lo diceva in faccia, sminuendomi in tutti i modi. Poi mi sono messa con un uomo che mi amava, a detta sua. Senz'altro non mi tradiva, ma la mia sensazione era che amava più l'idea di avere una storia che non me come persona. A causa di questo e di molti altri fattori (era comunque il classico bambino cresciuto), l'ho lasciato circa tre mesi fa. Da allora sono sola (per me non è così scontato, erano anni che non restavo sola così a lungo). Beh, ho perso la testa per un uomo che, ammettiamolo, non mi darebbe quello che cerco. Lo penso, lo sogno, per lui sento una passione che non sentivo da anni. Ma non è successo nulla, anche perché è attratto lui stesso da una donna che, da quello che mi dice, non lo ricambia. Non ho motivo di credere che mi stia mentendo, non credo proprio che sappia quello che provo. Una parte di me pensa che prima o poi qualcosa succederà. Non lo so se sarà così. So solo che, nonostante l'attrazione che sento, di lui non mi fido. Sembra sempre alla ricerca di qualcosa, ma non si sa di cosa. La donna a cui sta dietro è la classica principessa da salvare, lui ci va a nozze con quel genere di persona. Ma (sottolineo comunque che sono impressioni mie), oltre a questo, non mi sembra ci sia molto altro. Dategli qualcuno da salvare e realizzerete la sua vita. D'altra parte, è pure poliziotto, oltre a fare volontariato in un'associazione a favore dei bambini. Bene. Arriviamo al punto. Nonostante le mie infinite paturnie, io non sono la principessa da salvare. E nella mia vita non voglio più un uomo che pensa di risolvermi la vita. Questo è il motivo per cui non mi fido di lui. Oltre al fatto che, dopotutto, mi sembra che ci sia altro, sotto quella facciata di brav'uomo. Non che in realtà sia cattivo, semplicemente, è troppo impegnato a far vedere che è buono. No, grazie. Non mi va di imbarcarmi in una storia con un supereroe. Sta di fatto, però, che a me lui piace molto, al di là di ogni pensiero razionale. Così ho fatto la scelta migliore che, almeno al momento, riesco a fare. Non ci provo con lui, che resti pure a salvare il mondo. Ma sfrutto le sensazioni che mi dà il fatto che mi piace. Da quando ho capito che mi piace, sono diventata un po' più intraprendente e più socievole, mi curo di più, ho ritrovato la forza di affrontare la vita (ho sofferto di depressione, in passato), ho ritirato fuori vecchi hobby trascurati. Vedo che, finora, il fatto di non essere ricambiata non mi crea particolare disturbo. Sì, a volte pesa, ma vedo che sono più i momenti in cui mi sento bene che non i momenti in cui mi sento male per lui. In più, il fatto che mi piace una persona che non ricambia mi aiuta a restare da sola, senza mettermi ossessivamente a caccia di un uomo. Si tratta di un paradosso, ma vedo che, finora, il paradosso funziona. Non mi illudo che durerà per sempre. Ma, intanto...
    Rispondi a Angela Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 7 anni fa (28 Dicembre 2016 13:17)

      Tanta intelligenza, tanta sagacia, tanta capacità di capire. E mettiamole a frutto di qualcosa di buono (non salvare il mondo, per carità) che non sia sempre misurare se stesse con un uomo o con una relazione :)
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Angela

      Angela 7 anni fa (28 Dicembre 2016 14:30)

      Non mi aspettavo che rispondesse, onestamente! Comunque grazie infinite! In effetti è quello che sto cercando di fare, sono stanca di pensare che valgo qualcosa solo se ho un uomo a fianco!
      Rispondi a Angela Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 7 anni fa (28 Dicembre 2016 15:40)

      Mi lasciano sempre perplessa quelle (molte in privato soprattutto) che mi scrivono: "Non mi aspettavo che rispndesse/i"... 1) Che gente frequentate di norma? 2) Perché mi scrivete, allora? :D
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Angela

      Angela 7 anni fa (5 Gennaio 2017 15:14)

      Beh, diciamo pure che mi è capitato spesso di finire sullo sfondo, inosservata come la carta velina! Mi capita quindi di stupirmi se mi viene data attenzione.
      Rispondi a Angela Commenta l’articolo

    • Avatar di Anna

      Anna 7 anni fa (29 Dicembre 2016 10:04)

      Quanta gente conoscete ... è la cosa che più mi stupisce delle persone che saltano da una relazione all'altra. La dice lunga sul tempo impegnato in quella che tu chiami la "caccia".
      Rispondi a Anna Commenta l’articolo

    • Avatar di Angela

      Angela 7 anni fa (5 Gennaio 2017 15:11)

      Beh, con il genere di lavoro che ho fatto in passato per me è normale conoscere gente, di indole sono piuttosto socievole.
      Rispondi a Angela Commenta l’articolo

    • Avatar di emma

      emma 7 anni fa (29 Dicembre 2016 12:04)

      Wowwww provo le tue stesse sensazioni ma non ero in grado di spiegarle neppure a me stessa! Invece tu sei riuscita a descriverle molto bene. Grazie per questo contributo.
      Rispondi a emma Commenta l’articolo

  12. Avatar di Viviana

    Viviana 6 anni fa (7 Novembre 2017 12:42)

    Cara Ilaria Grazie per questo bell'articolo. Insegno letteratura francese e il personaggio di Emma Bovary è uno di quelli su cui lavoro a lungo con la quinta considerando anche il fatto che per la maggior parte è costituita da ragazze. Flaubert ha voluto rappresentare i danni dell'educazione romantica nelle ragazze...ma purtroppo le influenze negative continuano anche piú di un secolo dopo dalla sua pubblicazione. E con una realtà femminile ben diversa. Passione...il grande mito dell'amore in occidente. Amore e sofferenza, amore e morte...chi ama da la sua vita per chi ama...e in fondo anche tutta la nostra cultura religiosa si fonda su questo assunto. (Denis de Rougemont l'ha ben spiegato nel suo saggio L'amore in occidente). È interessante per me utilizzare la letteratura e il mio amato lavoro per educare o almeno far riflettere sulle strategie e gli inganni delle relazioni. Ma quanta strada ancora...ho fiducia però nelle nuove generazioni che vedo meno manipolabili...ma mai abbassare la guardia! Grazie ancora per questa riflessione. Un caro saluto Viviana
    Rispondi a Viviana Commenta l’articolo

  13. Avatar di Ale

    Ale 11 anni fa (31 Luglio 2013 13:05)

    "Amore senza passione" suona male, sembra un sentimento tiepidino, insapore, blando. Una minestrina. Eppure ci sono altri modi per intendere quello che cerchiamo, ma senza la sofferenza, il patimento. Trasporto, coinvolgimento... Un po' difficile, ma non impossibile
    Rispondi a Ale Commenta l’articolo

    • Avatar di Livia

      Livia 6 anni fa (12 Maggio 2018 14:11)

      Infatti si. Ma poi, anche il fatto che una persona si impelaghi in relazioni senza futuro, mi riferisco alle famose storie di letto, l’importante è essere chiari, non prendere in giro l’altro e non soffrire. Giusto?
      Rispondi a Livia Commenta l’articolo

  14. Avatar di Lilla

    Lilla 6 anni fa (12 Maggio 2018 18:41)

    Io ho sempre creduto nella Passione semplicemente come attrazione sessuale, come trasporto, come coinvolgimento per discriminare un uomo da conoscere ed approfondire per una relazione da uno con cui avere semplici rapporti umani di stima e rispetto... diciamo la discriminante tra un compagno ed un amico. Francamente la sofferenza ed il rimanere “ostaggio” di uomini sbagliati no, non lo considero affatto Passione. La Passione è energia vitale libera non è patimento, credo le sia stata data questa brutta nomea solo perché l’attrazione sessuale per una donna è sempre stato un tabù da rivestire di romanticherie sciocchine per distorcerla, reprimerla e darle connotazioni negative.
    Rispondi a Lilla Commenta l’articolo

  15. Avatar di Vittoria

    Vittoria 6 anni fa (12 Maggio 2018 2:58)

    CIao a tutte! Mi ritrovo a dover sfogarmi e sono grata ad Ilaria per questo spazio. Spero di non abusarne, anche se già lo sto facendo perché riproporrò la mia storia insensata. Mi chiedo cosa mi porta a dare tanta importanza a un uomo, a rivestirlo di mille significati e dargli tanto potere. Questa soggezione mi porta a pensarlo in fondo sempre, ogni giorno. A sentirlo come una presenza costante in molte cose che faccio, pensando "cosa direbbe/farebbe" lui se fosse qui. Come mi verrebbe vestita così, cosa penserebbe della canzone che ascolto. Questa idea di lui si carica di significato emotivo e rinforza questo attaccamento sbagliato. Sbagliato perché c'è uno scollamento tra il mio vissuto e la realtà. Quest'uomo non fa parte della mia vita, lo vedo al lavoretto, sulle quindici ore a settimana. Non ho un rapporto con lui che vada oltre l'ambiente lavorativo; ormai c'è abbastanza confidenza, ma niente di profondo. Perché allora ho caricato questa persona di tanto significato? Sono vittima di un'infatuazione disfunzionale. Questa persona attiva in me qualcosa che mi scatena queste reazioni; è qualcosa di simile, ancora in potenza, di quello che ho vissuto in precedenti relazioni sbagliate, rapporti di amore-odio distruttivi e senza senso. Ancora oggi, dopo tanto lavoro su me stessa, se incontro il ragazzo con cui ho avuto l'ultimo rapporto malato questo mi scuote molto; scoprire che ora sta con un'altra mi ha turbato. Eppure so di aver vissuto con lui una storia malata, di non-amore, repellente. Allora perché ancora questa soggezione? In tutto ciò sto con una persona che mi dà quell'affetto e amore che non mi hanno mai dato i ragazzi precedenti o che probabilmente mai mi potrebbe dare quest'uomo. E allora perché non mi basta? Perché rivedo nello schema dell'infatuazione senza futuro? In questo caso di un uomo con vari problemi e che probabilmente non è interessato a me? Il problema è che io voglio sia interessato a me, si strugga per me come io faccio per lui in questo meccanismo malato. E questo dimostra come ci sia molto di narcisismo in tutto questo. Io voglio stare meglio, trovare il mio equilibrio e stabilità, soprattutto emotiva. Il vuoto affettivo che sento dentro di me mi rende tutto difficile e a volte mi getta nello sconforto, come in questo momento. Ma in fondo io voglio farcela davvero e so che ce la farò.
    Rispondi a Vittoria Commenta l’articolo

    • Avatar di Livia

      Livia 6 anni fa (12 Maggio 2018 14:09)

      Stai elaborando tutta la sofferenza, tutto il tempo che hai perso con lui, tutte le volte che ti sei sottomessa, stai cercando di recuperare il tempo che hai perduto con lui. Comunque sia, esci e divertiti, leggi molto, segui il blog, segui anche la pagina fb di Giovanna de Maio, “La fenice, donne sopravvissute ai narcisisti” e di Elvino Miali e altri libri che parlano sul narcisismo. Puoi fare una bella ricerca su internet di svariati titoli al riguardo e farti una cultura. Fai ciò che ti piace e che ti gratifica.
      Rispondi a Livia Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 6 anni fa (12 Maggio 2018 14:20)

      Sul fare ciò che piace e gratifica non ho nessun dubbio. Sul farsi una cultura, leggere e informarsi compulsivamente, magari anche presso autori che stanno cavalcando una moda non è una buona idea. Lo dice la scienza :)
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Livia

      Livia 6 anni fa (12 Maggio 2018 15:41)

      Vabbè Ilaria, sinceramente sono cose che in base alla mia esperienza mi stanno aiutando molto. Se poi non leggo Kant o altri che sono meglio secondo i tuoi gusti, ti rispetto, ma questo non vuol dire che non sappia consigliare cose intelligenti ed utili.
      Rispondi a Livia Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 6 anni fa (12 Maggio 2018 17:36)

      Livia dove ho scritto che tu non sappia consigliare cose intelligenti e utili?
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Livia

      Livia 6 anni fa (12 Maggio 2018 18:46)

      Sopra hai scritto che non è una buona idea farsi una cultura presso autori che stanno cavalcando una moda e hai concluso dicendo che lo dice la scienza, aggiungendo anche il sorrisetto. Naturalmente sorrido mentre ti rispondo, e ti dico anche riguardo al libro sulle bambine ribelli, che ho voluto solo citare Yoko Ono o sophia Loren perché mi sono venute loro in mente, ma nel libro ci sono anche Rita Levi Montalcini, Hillary Clinton e molte altre che veramente hanno fatto la storia sfidando l’arretratezza culturale che imponeva la loro epoca e cultura, portando avanti a testa alta i loro sogni e i loro valori. In più, per farmi forza, sono una fan di Oriana Fallaci, altra donna con tanto di attributi che meritava di campare cent’anni perché era veramente una donna che non aveva bisogno di uomini per farsi strada nella vita e tantomeno non si faceva mettere i piedi in testa da niente e da nessuno. Se poi hai qualche libro da consigliarci, ti lascio ampio spazio. Baci
      Rispondi a Livia Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 6 anni fa (12 Maggio 2018 19:41)

      Ti ringrazio! Vedrò di meditare sulla possibilità di dare consigli di lettura - cosa che in effetti non faccio mai - in modo da utilizzare al meglio lo spazio che mi lasci.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Carlotta

      Carlotta 6 anni fa (12 Maggio 2018 21:01)

      Ciao Ilaria, scrivo qui perché non trovo più la discussione nata dal commento di Psiche sullo far splendere la propria luce. Potresti per favore indicarmi degli esempi di atteggiamenti (da evitare) che una donna assume quando ha paura di questa luce? Grazie!
      Rispondi a Carlotta Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 6 anni fa (12 Maggio 2018 21:29)

      Non essere sexy, non mostrare di essere bella, non prendere la parola, non esprimersi al 100% (ad esempio quando si devono "estremizzare" certi comportamenti come in una recita). Non accettare i complimenti o sminuirli. Non uscire all'ora giusta dall'ufficio. Non guadagnare più del suo compagno. Non guadagnare del tutto. Avere un ruolo di responsabilità ma in ombra. Che altro?
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 6 anni fa (12 Maggio 2018 21:36)

      In sostanza: stare sempre un passo indietro rispetto alle proprie piene capacità. Perché una brava ragazza, prima di tutto, non si mette in mostra e non si vanta. Ma tiene un basso profilo.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Carlotta

      Carlotta 6 anni fa (12 Maggio 2018 22:29)

      Tremendo. A me questo elenco fa (ancora) male e mi fa incaxxare (soprattutto con me stessa). Non mi è (ancora) chiara una cosa: si può dire da oggi basta (ed è basta) o comunque, se sei impostato così, dovrai costantemente aggiustare il tiro? Io cerco costantemente di aggiustare il tiro, ma vorrei che fosse basta.
      Rispondi a Carlotta Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 6 anni fa (12 Maggio 2018 22:41)

      Brava, incazzati con te stessa. Questo è utile :D :D :D. Si può dire da oggi basta. Per smettere di aggiustare costantemente il tiro bisognerebbe smettere di vivere sulla terra e andare nel regno dei cieli. Io direi che, nel dubbio di come siano fatti gli angeli, è più utile accettare le proprie imperfezioni. Pensaci.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Carlotta

      Carlotta 6 anni fa (12 Maggio 2018 22:44)

      Grazie.
      Rispondi a Carlotta Commenta l’articolo

    • Avatar di Psiche

      Psiche 6 anni fa (13 Maggio 2018 10:14)

      Ciao Carlotta, le tue osservazioni mi sono state molto utili, grazie. Ilaria ha colto perfettamente il punto. Se finalmente ci arrabbiamo con noi stesse non perché non rispettiamo degli standard assurdi (o perché preferiamo fare le martiri piuttosto che prendercela con chi ci fa del male), ma lo facciamo perché ci amiamo tanto da sentire forte e chiaro il segnale di pericolo (quella rabbia sana che ci ostiniamo a non riconoscere perché non sarebbe da brava ragazza, quando invece ci salva)... allora è un'incazzatura più che utile. Vuol dire che il sistema d'allarme anti-abuso e anti-mancanza di rispetto si sta riparando. Un ottimo inizio :) Grazie di cuore anche a te, Ilaria, dell'ultimo articolo... era proprio quello che ci voleva!
      Rispondi a Psiche Commenta l’articolo

    • Avatar di Carlotta

      Carlotta 6 anni fa (13 Maggio 2018 10:48)

      Ciao cara Psiche, d’accordissimo sul fatto che la rabbia vada accettata e possa essere molto utile se incanalata correttamente, soprattutto per uscire da momenti neri. Credo, però, che Ilaria nel dirmi che l’incazzatura verso me stessa è utile fosse molto ironica..:-). Io tendo a essere ipercritica e intransigente con me stessa. La ricetta è la morbidezza. Buona domenica!
      Rispondi a Carlotta Commenta l’articolo

    • Avatar di max

      max 6 anni fa (15 Maggio 2018 3:33)

      Carlotta, splendido il termine "morbidezza"
      Rispondi a max Commenta l’articolo

    • Avatar di Carlotta

      Carlotta 6 anni fa (15 Maggio 2018 8:26)

      Grazie :-)
      Rispondi a Carlotta Commenta l’articolo

    • Avatar di Anna

      Anna 6 anni fa (14 Maggio 2018 21:57)

      Io penso che per non aggiustare costantemente il tiro sia necessario prima di tutto non confrontarsi con schemi o standard, neanche quelli -veri o presunti - degli uomini. Connettersi ai propri valori profondi, e pensare di dover rendere conto della propria vita solo alle se stesse di 80 anni.
      Rispondi a Anna Commenta l’articolo

  16. Avatar di Laura

    Laura 11 anni fa (28 Luglio 2013 9:47)

    Bel romanzo Madame Bovary e molto azzeccato come esempio! Comunque, io ero una di quelle che sognava ad occhi aperti delle storie d'amore appassionanti, ma poi per fortuna ho smesso! Il problema è che sin da bambine ci vengono propinati dei modelli sbagliati attraverso le favole. Nelle favole c'è sempre il bel principe azzurro che salva la principessa, perchè lei da sola non è in grado di salvarsi, e sentendo queste storie si cresce con l'idea che il mondo funzioni così, almeno per me è stato così. Adesso che ho capito come funziona veramente il mondo maledico le favole per l'idea sbagliata che mi avevano inculcato! Io ho guardato il film Biancaneve, quello con Julia Roberts e Lily Collins, e devo dire che questo è il tipo di favola che andrebbe raccontata ai bambini perchè a differenza della favola, nel film non è il principe che salva Biancaneve, ma il contrario...in questo caso il principe fa da supporto. Nel film è Biancaneve che affronta la matrigna e la sconfigge...una donna autonoma che non ha bisogno del principe azzurro per risolvere i propri problemi, ma se la cava da sola!
    Rispondi a Laura Commenta l’articolo

    • Avatar di Livia

      Livia 6 anni fa (12 Maggio 2018 14:15)

      Anche il libro “Storie della buonanotte bambine ribelli” e il suo seguito, sarebbero opportuni per le bambine anziché le classiche favole, perché nel libro ci sono le storie di donne come Yoko Ono, Sophia Loren e altre che hanno avuto il successo e la loro felicità da sole, senza contare sugli uomini e sui principi azzurri. Questi libri insegnerebbero a cavartela da sola.
      Rispondi a Livia Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 6 anni fa (12 Maggio 2018 14:23)

      Proprio Yoko Ono e Sophia Loren come esempi di donne che se la sono cavata da sole? Ritorniamo al buon vecchio Kant (Immanuel) e impariamo a pensare con la nostra testa e a usare il pensiero critico. Non per credere alle scie chimiche, ma per non credere al marketing delle opinioni risibili :) .
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Livia

      Livia 6 anni fa (12 Maggio 2018 15:39)

      Era solo per citare le prime che venute in mente, però nel libro ci sono anche attiviste politiche che hanno lottato per la libertà.
      Rispondi a Livia Commenta l’articolo

    • Avatar di Vittoria

      Vittoria 5 anni fa (18 Giugno 2019 17:23)

      Cara Ilaria, ti stimo sempre più!
      Rispondi a Vittoria Commenta l’articolo

  17. Avatar di Sara

    Sara 4 anni fa (15 Dicembre 2019 16:42)

    Eccomi! Per fortuna riesco sempre a tornare con i piedi per terra in tempo. Il libro l'ho letto da adolescente e proprio qualche giorno fa stavo considerando di rileggerlo. A questo punto, devo!
    Rispondi a Sara Commenta l’articolo