Mania del controllo: ecco perché insistere con uomo e volerlo cambiare significa fallire su tutta la linea

mania del controlloMania del controllo: alzi la mano la donna che non ha mai provato, almeno una volta nella propria vita, il desiderio insopprimibile di cercare  l’uomo con cui esce o con cui sta e di “scovarlo” a tutti i costi dovunque egli sia. E questo accade sia quando si trova in una relazione, sia quando ha appena iniziato a frequentare una persona. Non mi riferisco solo a quando decidi di fare la prima mossa con un uomo che ti piace e inizi a “perseguitarlo” in varie forme e modi, convinta di poterla spuntare solo per la regola che insistere paga. Ci sono anche situazioni – così frequenti per alcune – in cui la relazione sta ingranando eppure non ci si sente sicure. E allora ecco che lo “insegui” virtualmente con telefonate, messaggi, mail, chat e via dicendo perché proprio non puoi farne a meno. Stai manifestando una mania del controllo ingiustificata, un atteggiamento – ahimé, tipicamente femminile – che non porta nulla di buono in una relazione. La tua insicurezza ti porta a controllare l’altro. Che pasticcio!

"E come sappiamo una ragazza ossessionata non può essere in grado di controllare le proprie azioni. (4 amiche e un paio di jeans)"

La mania del controllo ti spinge a un comportamento che disperde tutte le tue energie ed erode le tue risorse, dato che  sei ossessionata da un uomo e fai lavorare la tua fantasia a pieno regime, continuando a costruire castelli in aria su quel che sta facendo, dicendo, desiderando. E su come invece tu vorresti che fosse o dicesse o facesse…

Mania del controllo e autosabotaggio

La mania del controllo è una forma di autosabotaggio. Lo sai che incide negativamente anche sulla tua energia sessuale?

Sembra che molte donne, appena iniziano una relazione con un uomo si sentano non solo autorizzate, ma addirittura in dovere di controllare ogni suo movimento, di sapere quando è al lavoro e che cosa sta facendo, quando è fuori dal lavoro e con chi, che cosa fa nel suo tempo libero. Secondo molte donne, amare significa dare libero sfogo alla propria mania del controllo.

Un po’ come la famosa, vecchia pubblicità della compagnia telefonica in cui la ragazza non faceva altro che ripetere al suo ragazzo dall’altra parte del filo: “Mi pensi? Ma quanto mi pensi?”. Molte donne ritengono che frequentare un uomo significhi essere diventate le padrone della sua vita: vogliono controllare anche i suoi pensieri. Pretendono che lui sia con loro, con il corpo, con il cuore o almeno con la mente, 24 ore al giorno, sempre, sogni inclusi.

Che incubo! Che noia! Che soffocamento!

"Ogni ossessione è pericolosa. Christina Ricci"

Questo è il modo migliore per uccidere un rapporto di coppia e anche, alla lunga, per “uccidere” emotivamente una persona.

Ci sono donne, che se potessero, prenderebbero l’uomo che frequentano  e lo legherebbero a un gancio con un guinzaglio, come si fa con certi cagnolini ancora poco educati o con certi cagnoni vivaci.

Non per niente, tra i miti immortali che gli uomini hanno sulle donne, quello, che notoriamente li terrorizza di più è di essere presi al lazo come i cavalli selvaggi ed essere legati eternamente a un guinzaglio e ridotti a dei cani da compagnia frustrati, che non possono abbaiare, non possono grattarsi e devono fare pipì nell’angolino predisposto, senza mai sporcare. Senza mai avere un’idea e un’azione propria. Perché, se no, la loro compagna – afflitta da mania del controllo – gliela farebbe pagare cara.

Ci sono mogli che, dal giorno dopo del matrimonio, si fanno un punto d’onore dell’attenzione crudele con la quale si impegnano a togliere al marito ogni possibilità di svago. Sono le mogli-madri, convinte che il ruolo della donna sia solo ed esclusivamente quello di correggere gli errori altrui, nello specifico gli errori dei rappresentanti del genere maschile, notoriamente sempre scapestrati, che abbiano 5 o 50 anni.

Quella di pedinare mentalmente un uomo – sapere tutto di lui, secondo per secondo, come se la sua vita fosse in televisione tutto il giorno, quasi fosse un protagonista del grande fratello – è uno dei più gravi errori comuni delle donne in amore. Il segno di una totale incomprensione dell’altro e della volontà di vivere non un amore sereno e appagante, ma di esercitare una manipolazione continua.

"Se ti sembra di avere tutto sotto controllo, forse non vai abbastanza forte. Mario Andretti"

E che dire degli uomini che tollerano la mania di controllo e permettono a una donna di tarpare loro le ali in questo modo? Sono uomini bambini, che non sono diventati adulti e che preferiscono stare con una donna che controlli la loro vita perché in questo modo fanno quel che dice lei, lasciano che lei decida per loro, senza prendersi la responsabilità di decidere e di scegliere in prima persona.

Mania del controllo e uomini di valore

Ma con uomini del genere di certo non si può essere felici. Si può solo esercitare la mania del controllo.

Un uomo equilibrato che ha un minimo di interesse per te, è in grado di tollerare la tua mania di controllo per un tempo limitato. Dopodiché se ne sentirà decisamente esasperato e non riuscirà a mantenere un legame sincero e appagante e questo lo allontanerà.

Gli uomini equilibrati detestano le donne con la mania del controllo, così come detestano le rompiscatole.

A te forse piace chi vuole controllarti o chi ti rompe le scatole? Non credo proprio.

Nessuno che sia sano tollera di essere controllato dagli altri o di subire della manipolazione. Sei d’accordo? Perché mai allora un uomo dovrebbe gradire la tua mania del controllo?

Esistono delle regole da seguire per avere una vita fortunata e felice? Molto rapida e sintetica, la guida gratuita che rivela ciò che conta per avere una relazione che ti fa stare bene.

Vogliamo aggiungere un piccolo particolare? Tutti noi da piccoli (da bambini) volevamo diventare grandi e volevamo diventare grandi per raggiungere la libertà, per essere e per sentirci liberi. I bambini di sesso maschile, inoltre, vogliono diventare grandi anche per liberarsi dalla mania del controllo delle tante figure femminili che si sono incaricate o sono state incaricate di controllarli: la mamma, la nonna, la baby sitter e la sfilza di insegnanti, che sono quasi tutte donne.

"Come posso sperare di comandare sugli altri, se non ho il pieno controllo su me stesso? François Rabelais"

Un uomo arriva all’età adulta e finalmente può godersi la propria libertà, il che significa essere indipendente e autonomo dal controllo di chi lo ha educato, spesso “soffocandolo”. E secondo te, si libera da un controllo per averne un altro?

Mania del controllo e libertà

Non dimentichiamo, poi, che la prima e più triste prigioniera della tua mania di controllo sei tu, che non pensi più a nulla se non a controllare. E così butti via gli uomini interessanti che incontri, le relazioni che potrebbero funzionare e la tua vita.

Che fare, allora? Qual è l’antidoto alla mania di controllo che è così ditruttiva e dannosa per te e per chi ti sta vicino?

Dedicati a te, alla tua vita, a un tuo grande progetto da realizzare. “Trasforma” la tua mania di controllo in creatività, progettualità e concretezza inventiva. Decidi di controllare non le persone o le situazioni, ma il progetto della tua vita, che è quello che è più importante per te e ed è quello che ti permetterà non solo di essere felice, ma anche di realizzare la relazione di coppia che sogni e che ti meriti.

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64 Commenti

  1. Avatar di Emanuela

    Emanuela 10 anni fa (11 Marzo 2014 10:27)

    @Lory, la risposta credo che tu l' abbia già, perché a me l' hai scritta nero su bianco. Quando noi vediamo che un uomo non ci manda il messaggino anche quando potrebbe (perché noi sappiamo benissimo che nella loro posizione lo faremmo eccome anche solo per fargli capire che anche se siamo lontani a loro stiamo pensando, anzi guarda sei qui con me anche se sono in gita e mi sto divertendo un mondo ) noi pensiamo che se non lo fa è perché noi abbiamo qualche qualcosa di sbagliato che non ci fa ricevere quello che vogliamo. Praticamente spostiamo l' attenzione da lui a noi. Secondo me è già questo passo inutile ad essere sbagliato. Fermiamoci prima, un passo prima. Il passo prima è: "lui si fa sentire poco e questo non mi soddisfa". Il passo dopo è: " io sono la sua ruota di scorta e quindi mi chiama solo quando a lui fa comodo". Tu pensi che sia giusto per te avere una relazione più soddisfacente? allora cercala, è inutile perdere tempo a colpevolizzare qualcuno che intende in modo diverso il rapporto di coppia. "devo capire se sono io eccessivamente simbiotica", ma no! tu sei così e ci sono persone a cui piace corteggiare la propria donna, perché non cercare quelle? perché tu devi giudicarti troppo simbiotica e ridurre il tuo desiderio di ricevere piccole attenzioni? Mica devi fare un lavoro su te stessa per modificarti? non sei una criminale pericolosa perché ti piace ricevere il buon giorno via sms!
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  2. Avatar di Josephine

    Josephine 10 anni fa (11 Marzo 2014 16:54)

    Cara Ilaria, vorrei sottoporti una questione. Ho avuto nella mia vita diversi rapporti sentimentali che ho sempre gestito in maniera piuttosto serena, fidandomi del mio compagno del momento, senza gelosia né smania di controllo o di possesso. Dai 36 a 39 anni ho avuto la prima e l'unica convivenza della mia vita, con un uomo più grande di 15 anni, ed è stata un'esperienza tremenda. Possessivo allo stremo, manipolatore, ossessionato dall'idea di essere tradito, trasalivo all'idea che il mio telefono non avesse campo e lui non riuscisse a chiamarmi, terrorizzata dal giro di domande e controdomande che subivo da lui quotidianamente per capire se nascondevo qualcosa. In tutto questo penso, peraltro, che non mi abbia mai realmente amata, era semplicemente preoccupato di passare per cornuto davanti ad amici e conoscenti. Storia finita, io devastata. Vengo al punto: questa malattia secondo me si attacca. Mi sono accorta che sono diventata come lui. Con quello che ho subito per colpa di quell'uomo, con quello che mi ha fatto passare, adesso mi scopro a spiare ad ossessionare il mio fidanzato di turno con una serie di menate incredibili, ad andare fuori di testa se non riseco a controllarlo. Ti giuro che io non ero così, e non mi piace essere così, non mi ci riconosco. Cellulare, social network, domande indirette agli amici, frigorifero, beauty case, tasche, cassetti. Quando mi scopro in certe azioni sudo, tremo, sono presa dall'angoscia, e subito dopo da un profondo senso di colpa. Quando cerco di darmi una spiegazione, mi vengono in mente varie alternative: 1. Forse la mia natura è sempre stata quella, e lui me l'ha tirata fuori, ha fatto da catalizzatore. 2. Siccome nel corso di quella convivenza io (sbagliando) lo assecondavo in tutto, mi adoperavo per rassicurarlo dandogli continue conferme del fatto che lui fosse l'unico per me e di quanto lo amassi, adesso il mio inconscio mi induce ad assumere i suoi stessi atteggiamenti per ricevere dal mio partner (che però, ovviamente, non si presta a questa imbecillità) le stesse cure 3. La mia natura è diversa, ma ho ricevuto un condizionamento che mi ha definitivamente cambiato il carattere, o che mi ha reso talmente insicura che adesso scarico così le mie ansie. Che dici? Potrò mai farcela a tornare come prima? Cosa posso fare? Sono ormai due anni, ma è sempre peggio. Sono insopportabile e magio pane e ansia. E stamattina, ho perso il fidanzato.
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  3. Avatar di Goldie

    Goldie 10 anni fa (12 Marzo 2014 11:49)

    Alexa74,hai totalmente ragione. la mania del controllo spessissimo dipende dall'uomo, che non ti rispetta, che non si fa sentire, che si fa sentire frettolosamente etc etc. all'inizio del corteggiamento fanno i cascamorti, ti riempiono di frasi carine, ti fanno cedere alla loro corte. poi quando ti hanno preso nel loro sacco, sono loro che CONTROLLANO tutto. perché non fare lo stesso discorso a questi uomini? perché dare sempre la colpa a noi donne? non trovo questo atteggiamento paritario. e poi, un rapporto di questo tipo non è paritario di per sè, quindi ARIA
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  4. Avatar di Michela2

    Michela2 10 anni fa (12 Marzo 2014 13:59)

    E' vero che la mania del controllo si manifesta soprattutto quando l'uomo in questione ci chiama poco (o meno di quello che noi vorremmo), che magari sparisce x 2 giorni senza rispondere ai nostri sms. Quello che non ci da certezze sulla relazione che si sta vivendo assieme. Pero' la mia domanda allora è: perchè, invece di troncare una storia non chiara,che ci porta ansia,e soprattutto che non ci fa stare bene (perchè quando controlliamo stiamo male...parecchio male)continuiamo a starci dentro,a giustificare il tipo di turno ed a diventare patetiche nel controllarlo/inseguirlo/assillarlo? Perchè non gli diciamo chiaramente che noi vorremmo avere delle attenzioni e se lui non ci sa dare quelle attenzioni allora non è il tipo adatto a noi? Perchè non ci mettiamo al primo posto e ci rispettiamo, noi per prime?
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  5. Avatar di maria

    maria 10 anni fa (13 Marzo 2014 1:37)

    Anch'io mi ritrovo in questo atteggiamento, ma ho notato che accade quando non vengo ricambiata, quando avverto che la situazione mi sfugge di mano.....insomma quando lui mi da insicurezza Però ritengo che sia normale chiedere al proprio compagno cosa fa, dove va... insomma è una forma di interessamento, altrimenti cosa dovremmo messaggiare? cioè quando lo contattiamo cosa dovremmo dirgli, in che modo e con quali discorsi dobbiamo tenere i contatti con lui?..... Non necessariamente si chiede " dove vai? oppure cosa hai fatto o chi hai incontrato" per controllare!!! Ilaria dacci un'idea di ciò che sarebbe più carino e simpatico da dire .......
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  6. Avatar di Emanuela

    Emanuela 10 anni fa (13 Marzo 2014 11:11)

    @Maria, a dire il vero puoi chiedere "come stai, come va, tutto bene, oggi bella giornata?" invece di "chi hai frequentato, dove sei, cosa stai facendo?" penso che nel primo caso dimostri interesse verso la persona, nel secondo dimostri interesse verso te stessa.
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  7. Avatar di Goldie

    Goldie 10 anni fa (13 Marzo 2014 10:48)

    infatti io quando mi sono trovata in situazione di domanda/controllo, ho fatto capire al lui di turno che avevo bisogno di sapere a cosa andavo incontro. allora siamo solo dei burattini pronti a muoverci quando l'uomo lo desidera? e dei nostri desideri cosa ne facciamo? sono secondari? se poi lui si sente controllato, cavoli suoi, se vuole se ne va. infatti così è stato. e alla fine non mi sono persa niente, dopotutto...chi vuole stare con me, programma, non vede l'ora di vedermi e si rallegra in anticipo. STOP
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  8. Avatar di Michela2

    Michela2 10 anni fa (13 Marzo 2014 15:45)

    @Maria non bisogna per forza avere contatti se non si sa cosa dire. Quando si avrà qualcosa da condividere non ci sarà nemmeno il problema del "cosa gli dico?". E poi un conto è chiedere "Dove sei?se sei vicino al market mi prendi le banane?" un conto è il controllo...E non facciamo le finte tonte, sappiamo benissimo cosa vuol dire controllare!!! Mi è capitato di uscire con un tizio che alle 18 (ora in cui esco dal lavoro) mi telefonava e mi diceva: "dove sei?" Io avevo l'orticaria...Era una domanda stupida! Ogni tanto anche mia zia mi telefona e mi dice"dove sei?" Io rispondo con un: Hai bisogno di qualcosa? Ma cosa le interessa dove sono?! Quando chiamo mia mamma,la mia amica,mia cugina anche solo per sentirle non chiedo: dove sei?cosa fai?perchè prima non mi hai risposto? Penso neanche voi...allora perchè l'uomo che frequentiamo dobbiamo controllarlo?
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  9. Avatar di Lory

    Lory 10 anni fa (13 Marzo 2014 19:39)

    @Emanuela ed Eleonora Mi avete dato molto su cui riflettere, probabilmente come dici tu Eleonora se c'è distanza( e la cosa è complicatissima) bisogna lasciare andare perché non si è "destinati". Ed è vero Emanuela, forse ci vuole qualcuno più "giusto" per me. Grazie ad entrambe:)
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  10. Avatar di sara

    sara 10 anni fa (13 Marzo 2014 20:20)

    come tenere la mente impegnata????nel articolo si parla spesso del fatto di controllare questa mania di controllo svagando la mente dedicandosi ad altre cose e non al uomo a cui siamo interessate....ma come fare???? Io come passione ho tre cose animali,bambini e libri....come potrei svagare la mente??? non ho possibilità economiche per realizzare il mio sogno cioè quello di aprire una toelettatura per animali con centro d' accoglienza....ma come faccio a dedicarmi a questo progetto senza i fondi necessari?diventa una cosa che avvilisce....oltre al fatto che cosi continuo a fare pensieri negativi e tutto diventa un circolo vizioso....
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  11. Avatar di Gea

    Gea 10 anni fa (17 Marzo 2014 1:36)

    @Sara: ti capisco, e mi dispiace che tu non possa realizzare il tuo sogno, ma ricordati che per fortuna i soldi non sono necessari per tutto: scegli degli svaghi a costo zero o quasi, come una passeggiata in un parco, una gita fuori porta, un giro in centro o una cena con gli amici. Prenditi dei momenti di svago tutto per te, per rilassarti e meditare. Per esempio, a me piace molto passeggiare da sola in un parco, contemplando la natura, oppure entrare in una bella chiesa, preferibilmente antica, fuori dagli orari delle messe per godermi il silenzio e meditare... non esattamente per pregare, ché non è proprio cosa mia! ;) Per i libri, se vuoi leggerne di nuovi senza spendere, vai in biblioteca. Non permettere alla frustrazione di succhiarti le energie! Qualcosa di buono si può sempre trovare. Attingi alle tue risorse interiori, che sono sicuramente più ricche del tuo portafogli e (per fortuna) sono anche inesauribili... Coraggio!
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  12. Avatar di Al

    Al 10 anni fa (17 Marzo 2014 15:36)

    Sai cosa... io ho una mia amica, che fruga nelle cose del suo uomo, gli dà tutto come se fosse sua mamma. L'altro giorno io ero seriamente, deliberatamente motivata a prendermi bene, visto che con gli impegni che ho esco una volta al mese. Insomma mi inizia a parlare della mia situazione-non situazione finita... che era con un'altra. E poi mi inizia a dire so che tu troverai blabla. Io mi sono presa a male, poi in un attimo di lucidità dico: "sai cosa? io vado a ballare". Ecco il controllo. Chi è infelice semina l'infelicità. Ed io voglio prendere la mia responsabilità e allontanare questa persona. Anche se le voglio molto bene.
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  13. Avatar di Gio_1098

    Gio_1098 10 anni fa (21 Marzo 2014 12:01)

    Sto rileggendo articoli qua e là, mi servono per mantenere la rotta, perchè l'ansia, adesso che la relazione sta nascendo si fà sentire...e non voglio autosabotarmi, ma soprattutto voglio vivere serenamente e godermi questa fase, senza stress. Grazie Ilaria
    Rispondi a Gio_1098 Commenta l’articolo

  14. Avatar di Paolaquellanuova

    Paolaquellanuova 10 anni fa (24 Marzo 2014 1:35)

    Ciao Gio, ti capisco perché è successo anche a me. Il consiglio ricevuto fu di cercare di restare nella realtà, senza idealizzare né farmi film negativi. Restare nella realtà, ascoltarmi (cosa sento, cosa penso di quello che sento?) e comunicare stando veramente in relazione con l'altro. Darsi tempo per controllare l'ansia, non essere impulsiva... e se proprio non ce la fai spiegare a lui cosa succede, l'ansia che prende. Io, così, ce l'ho fatta a non rovinare tutto sul nascere! Ciao!
    Rispondi a Paolaquellanuova Commenta l’articolo

  15. Avatar di Vale

    Vale 9 anni fa (11 Novembre 2014 12:45)

    Hai proprio ragione Ilaria... il controllo, però, scatta, almeno nel mio caso, quando si ha paura che l'altra parte dica ad altre quello che dice a te! sicuramente ci sono quelli che, con un briciolo di intelligenza, scopri subito perché ti danno appellativi o che già ci provano istantaneamente senza giri di parole... quindi escludendo questa buona parte di persone in teoria ci si dovrebbe fidare di chi ti cerca, ti parla in modo "normale" e ti fa degli apprezzamenti graduali e non eccessivi ma che poi ti dice che gli piaci. Ma il dubbio sta sempre lì e ti assale quando ti senti più fragile. Anche quando si ha una vita appagante i momenti no capitano sempre! fanno parte della nostra vita e qualsiasi cosa tu fai da sola è inevitabile! sicuramente è il modo di affrontare il momento che fa la differenza.. ma è innegabile che in questi momenti pensi a certe cose. Leggere il tuo blog è sicuramente utile perché mi sbatte in faccia qualcosa che noi tutti abbiamo la tendenza a fare e saperla riconoscere è già un buon modo per riprendere la giusta via....
    Rispondi a Vale Commenta l’articolo

  16. Avatar di paola

    paola 9 anni fa (10 Dicembre 2014 0:14)

    volevo chiedere, esistono circostanze che giustifichino la ricerca del controllo? Mi spiego, penso di essere una persona equilibrata, ho tanti interessi e non amo i legami soffocanti, per cui normalmente evito di essere anche io troppo presente o condizionante. Però se si ha la sensazione che l'altro ci nasconda qualcosa, se si ha a che fare con persone ambivalenti o volutamente poco limpide, è sbagliato voler cercare di vederci chiaro? Usando magari anche metodi poco ortodossi? Non è forse lecito difendersi da chi si sta prendendo gioco di noi, cercando di smascherarli?
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  17. Avatar di Martina

    Martina 9 anni fa (10 Dicembre 2014 15:35)

    Controllare di per sè è deleterio, e siamo tutti d'accordo. Però secondo me in certe circostanze l'esito di un controllo può aprirti un mondo. Vi riporto questo esempio che mi è accaduto di recente. Mio padre si è sempre rivolto a me come se fossi una poco di buono con gli uomini, fatto tra l'altro oggettivamente falso, visto che sono sempre stata molto morigerata (fin troppo). Spesso non ha perso occasione per dirmi che come vedo un paio di pantaloni non capisco più niente, o dandomi dei peggio titoli quando avevo 20 anni e lasciai il fidanzato storico, perchè mi ero invaghita di un altro. Insomma in svariate occasioni ha dispensato offese pesanti nei miei confronti, prive oltretutto di oggettività. Poi si è sempre eretto a esempio lui quale marito super fedele, che diprezzava chi non lo era ecc ecc. Tutte le domeniche va a messa e fa sempre la comunione. Morale della favola sono entrata per sbaglio nel suo facebook e ho scoperto che ha l'amante fissa e in più va dietro a tutte le donne di tutte le età, basta che respirino. Mi è crollato il mondo addosso. Per dire che grazie a questo "controllo" la situazione mi si è competamente ribaltata e quando lui trova pretesti per denigrarmi ora io che so la verità mi so difendere bene e resto a testa alta.
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  18. Avatar di Vale

    Vale 9 anni fa (8 Febbraio 2015 18:49)

    @Ilaria: Il difficile è resistere al controllo, o ancora peggio a "deprimersi" (cose che sono collegate), quando una situazione fisiologicamente si assesta. Inizialmente è normale che ci si senta di più perché si vuole catturare l'interesse dell'altra parte.. ma il difficile viene dopo anche se magari lo senti tutti i giorni, vorresti sentirlo come ti ha sempre abituato! Attualmente sto vivendo bene "l'assestamento fisiologico", anche se qualche volta ho dei tentennamenti, ma quando lui mi dice che non gli ho risposto ad un messaggio o che non mi faccio sentire, mi infastidisco perché sembra che poi dipenda da me. In questo caso che fare? Cosa dirgli? Non mi era mai capitato qualcuno che mi chiedesse o mi dicesse che non scrivo! (io lo faccio ma cerco di trovare un equilibrio tra dare e ricevere e se do troppo mi ridimensiono. Non lo faccio per calcoli matematici o strategie ma per non entrare nello stato di bisogno e per proteggermi)... cosa c'è di sbagliato? Penso nulla... ma non so cosa rispondergli quando mi fa quella domanda.
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    • Avatar di Grazia50

      Grazia50 9 anni fa (28 Luglio 2015 16:57)

      Il mio lui non mi chiede mai x non rispondo....lui sostiene che avro avuto motivo è non pensa mai al male...io vorrei che lo chiedesse invece,,,,x tutte le cose è così. È ...troppo sicuro di me.... mah...non siamo mai contente,,,,
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  19. Avatar di stefano

    stefano 9 anni fa (8 Marzo 2015 23:57)

    .....graie per l'articolo, mi ha fatto notare ancora una volta che ero un bambino che delegava le responsbailita' alla "donna" che voleva controllarmi
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  20. Avatar di Daniela

    Daniela 9 anni fa (4 Giugno 2015 13:00)

    Ciao, quando un uomo diventa un'ossessione e ci si vuole liberare come occorre agire? tagliando tutti i rapporti totalmente dall'oggi al domani? lui dice che anche io sono un'ossessione per lui, fatto sta che tutte le volte che ho deciso di tagliare e non sentirlo si fa risentire e insiste, insiste. l'ossessione va a braccetto con il controllo? grazie d.
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