Fantasia, realtà, errori e l’uomo giusto per te

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"Non sono sposata perché gli uomini per i quali ne varrebbe la pena non sono reali. Jane Hayes"

Prima di continuare a leggere, prenditi un attimo di tempo per pensare: quale ruolo gioca o ha giocato la fantasia nel tuo modo di vivere le relazioni d’amore e il rapporto di coppia? Quanto ha influenzato le tue storie passate e quanto sta influenzando il tuo presente? Non pensi che la fantasia molto spesso abbia un ruolo molto negativo per quel che riguarda la tua modalità di vivere e di interpretare l’amore e i sentimenti?

La citazione che ho messo in apertura: “Non sono sposata perché gli uomini per i quali ne varrebbe la pena non sono reali” è tratta da un film appena uscito in Italia, Alla ricerca di Jane. E’ la storia di una giovane donna americana contemporanea, appassionata ammiratrice della scrittrice inglese Jane Austen e in particolare del suo romanzo Orgoglio e pregiudizio. La nostra Jane (Hayes) ha superato la trentina e non ha ancora trovato l’uomo giusto per lei, dato che vive talmente immersa nel proprio sogno dell’uomo perfetto che nessuno pare essere all’altezza di quel che immagina nella sua fantasia. Fantasia per altro determinata per intero dalla lettura delle storie d’amore di Jane Austen.

Fantasia e senso della realtà

Ha un bel significato e profondo la storia di Jane Hayes, che dall’America va in Inghilterra per trascorrere una vacanza in una sorta di parco a tema, Austenland per l’appunto, con l’obiettivo di vivere nella realtà quello che finora ha vissuto solo nella fantasia (ma si può?!). E anche con l’obiettivo, guarda un po’, di trovare l’uomo giusto.

"Non c’è niente di più pericoloso del demone della fantasia acquattato nell’animo femminile. Isabel Allende"

Già, perché, a quanto pare, nella vita reale e nella sua concretezza, l’uomo giusto Jane non è riuscita né a incontrarlo e nemmeno a conquistarlo. Ma, soprattutto, non si è lasciata conquistare da lui. Mica male, eh? Chissà quanti uomini giusti le sono passati sotto il naso e lei nemmeno se n’è accorta o addirittura li ha disprezzati, disdegnati e ignorati perché non corrispondevano al modello che lei aveva in mente, che si era costruita nella sua immaginazione e attraverso la sua fervida fantasia (con l’aiuto di qualche storia ad hoc)…

Ovviamente si tratta di un film, e in un film, arieccoci, la fantasia la fa da padrone. La domanda che sorge spontanea, però, a questo punto è: siamo sicure che la fantasia non giochi un ruolo fondamentale – e spesso negativo, come dicevamo poco sopra – nell’idea che molte donne hanno dell’amore, del rapporto di coppia e dei sentimenti?

"La fantasia umana è immensamente più povera della realtà. Cesare Pavese"

Siamo sicure che vivere troppo nella fantasia e in un mondo fantastico fatto di romanticismo, belle frasi d’amore, contesti sdolcinati non sia un danno pazzesco per quel che riguarda la competenza in amore, la capacità di sedurre un uomo per davvero e in definitiva il saper amare e essere amate?

Fantasia e realtà: non sono la stessa cosa

La verità è che – ahimé – al giorno d’oggi, cioè alla fine di questo 2013 ancora troppe donne confondono la fantasia con la realtà e confondono le storie delle favole, quelle dei romanzi o dei film e delle canzoni d’amore con il mondo reale. Cioè: sono convinte che la realtà in cui tutti noi viviamo debba corrispondere alla fantasia delle storie raccontate: ma le storie con la realtà non hanno nulla a che fare.

E sai che cosa succede? Che, siccome la fantasia è fantasia e non ha la concretezza del mondo reale, molte donne si ritrovano a soffrire per amore, senza nemmeno capire perché. Soffrono per amore per almeno due motivi: I) non trovano nella realtà quello che hanno trovato nella fantasia. E la delusione è cocente, dolorosissima. II) Non riescono a godere di quanto la realtà offre loro, perché lo paragonano continuamente alla fantasia. Non solo: la realtà neanche la vivono, dato che sono immerse nella fantasia e non riescono a mettere fuori il naso per vedere che cosa accade nella vita vera. Per questo gli uomini scorrono davanti ai loro occhi e loro non se ne accorgono. O incappano in uomini sbagliati che le fanno soffrire, proprio perché la fantasia mette loro le fette di salame sugli occhi.

"La fantasia non fa castelli in aria, ma trasforma le baracche in castelli in aria. Karl Kraus"

Fantasia e realtà: 5 passi per godersi la vita

Ebbene, come abbiamo avuto già modo di considerare amore e sesso sono questioni per persone adulte, per le quali bisogna avere il giusto livello di maturità, se si vogliono godere nel pieno senso del termine e con la massima soddisfazione. Per vivere l’amore e il sesso da persone adulte, bisogna avere un po’ di cinismo – che è esattamente l’opposto rispetto a stare rinchiuse nei mondi della fantasia – a anche saper essere stronza, quando occorre.

Desideri il rapporto della tua vita e vuoi scoprire il modo giusto per far innamorare un uomo e costruire con lui una relazione sana, serena e che duri nel tempo? Ecco il precorso che ti guida passo passo nella realizzazione di una vita di coppia sana e appagante, dal primo incontro fino alla convivenza
"La fantasia mi carica di emozioni, di desideri, di speranze. Monica Vitti"

1)      Convinciti che la realtà è il posto in cui vivi per davvero ed è anche il posto che può darti più soddisfazioni. Meglio un bacio reale che un bacio sognato e risognato mille volte. Più appassionanti e creative le sfide di tutti i giorni che quelle ripetute, ripetute e sempre standardizzate delle storie raccontate. Le favole finiscono con “E vissero felici e contenti”. La vita è la parte interessante che comincia dopo, ma quella nessuna te la racconta in anticipo. Non è molto più appassionante. Ma appartiene a te e la costruisci come vuoi, nella realtà.

2)      Coltiva la tua autostima. “Oh Ilaria, accidenti, ma che c’entra?! Sei riuscita a infilare l’autostima anche qui?”. Sì, l’autostima è fondamentale. Per vivere la realtà e le storie d’amore reali ci vuole coraggio e il coraggio è parente stretto dell’autostima. Se ti fidi di te stessa non hai paura di diventare grande, di uscire dal mondo della fantasia e di entrare in quello della realtà. Fidati di te, hai le risorse che ti servono e ne vale la pena.

3)      Allarga i tuoi orizzonti e progetta ad “ampio raggio”. Troppe donne sognano ad occhi aperti grandi amori e dedicano a questi sogni tutte le proprie energie. Sottraggono così risorse alle storie d’amore vere. Non solo si dimenticano di tutto il resto della loro vita. Invece, amica mia, tu hai tutta una vita oltre le storie d’amore e le fantasie di innamoramento. Hai la tua crescita personale, i tuoi interessi, il tuo sapere, il tuo lavoro, la tua indipendenza, i viaggi: insomma la tua voglia e la tua capacità di importi nel mondo e per il mondo. Mica l’avrai seppellita sotto montagne di fantasia, vero?

"Tutte le donne dovrebbero scrivere per liberarsi dei fardelli che durante il tragitto non riescono a perdere. Monica Vitti"

4)      Opera una trasformazione: la fantasia può diventare il carburante della tua esistenza, se invece di “succhiare” le tue energie le moltiplica. In questo caso diventa creatività e la creatività di fatto è potere, intelligenza, fascino. In che modo trasformi la fantasia in creatività? Ponendoti degli obiettivi concreti: un viaggio da fare, un importante acquisto da pianificare, un passaggio professionale o di carriera da compiere e applicando le idee della fantasia nella pratica di quel che desideri. Per esempio: che cosa accade nella tua storia d’amore preferita? Il protagonista uccide il drago? Bene. Pensaci con attenzione: in che modo ha ottenuto quello che voleva, con quale strategia, usando quale risorsa: l’astuzia, l’agilità, la capacità di comunicare in modo persuasivo?

5)      Esci nel mondo reale e frequenta più persone possibili e più ambienti diversi possibili: moltiplica le tue esperienze di vita stando il più possibile con donne e persone reali, di tutte le età, di tutti i generi e le specie. E’ l’esperienza del mondo che arrichisce la tua vita, non il mondo della fantasia. E’ nel mondo che trovi te stessa e l’uomo giusto per te.

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44 Commenti

  1. Avatar di Al

    Al 10 anni fa (6 Dicembre 2013 15:59)

    Ciao Goldie! Nella mia esperienza, posso dire che tutte le volte che ho a che fare con la mia "ombra" junghianamente intesa sto male. Ma male nel senso che mi chiedo se davvero sono io. Se sono io quella persona presuntuosa, bisognosa, possessiva, spietata. Ma nel processo di fare pace con me stessa, credo che devo accogliere tutti quei lati che ho sempre negato o pensato di non avere. Perché insieme a quei brutti lati so che ne ho molti altri positivi e più vedo la mia "ombra", più l'accetto (penso ci sia molta strada ancora, prima di integrarla positivamente). Una cosa che mi sta aiutando in questo periodo - non posso permettere economicamente l'aiuto di un/a professionista - è il gruppo di sostegno per dipendenti relazionali. Ogni volta che vado mi confronto con nuovi lati e nuove sfide. Anche il rendermi conto che quei lati lì sono universali e comuni mi fa abbracciare la mia ombra e guardare con più benevolenza, senza colpevolizzarmi più, senza odiarmi più, solo spingendomi ad arrivare a livelli sempre successivi. Poi per il resto non so quando incontrerò questa persona che voglia accompagnarmi in questo viaggio, però voglio liberarmi dell'accontentarmi a tutti i costi di alcuni anni fa, alla deriva misantropica che ho vissuto dopo che la mia ultima relazione è finita. Spero di poter amare davvero, adesso.
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  2. Avatar di Goldie

    Goldie 10 anni fa (7 Dicembre 2013 2:08)

    ho cominciato donne che corrono con i lupi ;-)
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  3. Avatar di Anna

    Anna 10 anni fa (8 Dicembre 2013 13:07)

    Ilaria, sai un po' sei stata l'input per far scattare dentro di me la molla di smetterla di essere e sentirsi vittima degli uomini. IL SENSO DI REALTA' è la chiave per trovare obiettività nei momenti in cui emotività ed istintività prendono il sopravvento Non perché non si debba essere spontanee e vere, ma perché spesso noi donne viviamo, ci culliamo nei nostri film e troviamo consequenziale dare colpa dei flop all'uomo di turno. Non esonero il genere maschile da superficialità ed immaturità affettiva, però di loro apprezzo la razionalità e la "pulizia" di pensiero per quel che riguarda il vivere le proprie relazioni. Ecco, riuscire a conciliare passione e realismo sarebbe un aiuto per darci maggiore serenità ; )
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  4. Avatar di Monique

    Monique 10 anni fa (8 Dicembre 2013 19:22)

    ci pensa la vita vera a un certo punto a toglierti tutte le fantasie . Io nn fantastico più su nulla, vivo ogni giorno appieno quello che la giornata quotidiana mi offre e basta. Mi sento in un equilibrio quasi perfetto.un equilibrio così reale che però nn mi fa cercare più nulla fuori, accolgo solo quello che arriva e nn chiedo altro. Mah....rassegnazione forse, consapevolezza , accettazione della realtà ....nn saprei , ma dopo tanto sentire, sperare, agire, fare, credere, pensare, andare, ritornare, riandare, .....forse è meglio rimanere un po' fermi assolutamente ancorati alla realtà, saldamente ancorati alla realtà...ho apspettato per così tanto tempo la settima onda, l'ho cavalcata così tante volte...ora no grazie, rimango ferma il sulla spiaggia, con il sole o con il nuvolo ...io rimango lì sulla spiaggia. Sola? Si sola....!
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  5. Avatar di Anna

    Anna 10 anni fa (8 Dicembre 2013 21:00)

    Cara Monique forse la vita è anche un po' questo..un'onda,,imprevedibile, in cui tuffarsi dentro , divertirsi, sentirsi in armonia col tutto, provare felicità, entusiasmo...e quando termina un po' di delusione, tristezza, senso di abbamdono. Ma, la magia della vita è che te ne propone sempre altre,,sta a noi giocarci dentro, magari con una facciata dolorosa ogni tanto...ma come si suol dire chi" non risica non rosica". Ferma sulla spiaggia ?? Non sei ferma stai cavalcando l'onda della vita, ti stai rigenerando... questa non è immobilità ; ))
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  6. Avatar di Monique

    Monique 10 anni fa (9 Dicembre 2013 20:05)

    Grazie! : )
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  7. Avatar di nina

    nina 10 anni fa (14 Dicembre 2013 20:35)

    Ciao... Anche io di fantasie ne ho molte, ma tutte molto deprimenti e negative. Non lo ammetto ancora... ma io ho paura degli uomini, in particolare del loro giudizio su me stessa. E' angosciante questa cosa, perché non vivo serenamente nessun rapporto con l'altro sesso, ne ho sempre timore, paura... L'unica cosa che penso, quando parlo con un ragazzo è questa: adesso mi dirà -'' No, dai penso ancora alla mia ex... Ho bisogno di tempo, sei troppo ''all'antica'',non mi piaci sei brutta!'' Tutte frasi che mi sono state gentilmente rivolte dal sesso forte. Io ho sempre avuto un problema con me stessa, non tanto da un punto di vista caratteriale, ma da un punto di vista fisico. Non mi sono mai accettata, perchè?? Perché non sono alta 1.80, perché non ho gli occhi verdi, il naso alla francese, un seno enorme e tutto quello che rende una donna, una bella donna. Da qui scattano fiumi e fiumi di fantasie... tutte paralizzanti e demotivanti, non riesco neppure a gurdare negli occhi un ragazzo, perché mi sento un mostro, mi sento sempre quella sbagliata, e questo si riflette nel modo di fare... Sono insicura e sono perfettamente d'accordo con Ilaria l'autostima è un elemento fondamentale nella vita di una persona. Ora medito.... Non mi resta che rendermi conto che forse... l emie sono solo fantasie... appunto.
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  8. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (14 Dicembre 2013 20:41)

    Ma come sarebbe a dire che non sei alta 1.80?! Ma come si fa?!... :D
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  9. Avatar di nina

    nina 10 anni fa (15 Dicembre 2013 18:46)

    Ciao Ilaria, per la precisione sono alta 1.52, sono tascabile ;). Non tutti gli uomini mi hanno rivolto parole cattive, ma alcuni sì! . ..ero follemente innamorata di un ragazzo, fortemente idealizzato tra l'altro, il quale mi ripeteva sempre, che non potevo ''competere'' con lui, perché non ero di certo come una brasiliana, bella e soprattutto alta! E' certamente una frase sciocca, soprattutto se te la dice uno alto massimo 1.70! Ma mi ha fatto stare parecchio male... il mio ex era 1.80, mi diceva cose carine sulla mia altezza, ma era molto feroce su altre cose... Le esperienze negative segnano molto le persone, soprattutto se sono fragili... e questo rende difficile arginare, modificare e migliorare le proprie fantasie. Non è per niente facile. Anzi, se ci provo, mi dico che commetto una grave errore, perché gli uomini sono tutti... cattivi! P.S. Prima di rispondere al commento ho riletto l'articolo... Ripetere aiuta molto... si mette meglio a fuoco.
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  10. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (15 Dicembre 2013 19:03)

    Nina, potrei farti decine di battute sdramattizzanti (e anche persusaive, eh!) sul tema della statura o di altro, tipo che il mondo è pieno di donne superaffascinanti alte 1,50 etc etc. O sul fatto che le brasiliane non sono alte, in genere. Sono considerazioni utili a sdrammatizzare e anche a portare su un piano di realtà. Il piano di realtà è e rimane: ma che razza di gente si frequenta? Che razza di rapporti si accettano? Credo che sia importante focalizzarsi su un altro aspetto, complementare che è il nocciolo nello stesso tempo: un uomo che dice che non si può comptere con lui è un uomo profondamente disturbato. E' chiaro questo? Un uomo che è feroce è anche lui un uomo profondamente disturbato. E' chiaro questo? E' vero, le donne che accettano di stare con uomini di questo genere portano delle fragilità, che hanno origini lontane, ma non di certo irrecuperabili. Allora, la questione non è che tutti gli uomini sono cattivi. Alcuni sì e la donna fragile è proprio questi che cerca e che attira. Dunque, il discorso, la morale, è sempre quella: è di te che ti devi prendere cura, con amore, tenerezza, pazienza. Tutto il resto - tutto tutto tutto - non conta niente, niente, niente. E' chiaro? :)
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  11. Avatar di Nina

    Nina 10 anni fa (16 Dicembre 2013 19:28)

    Ciao Ilaria, Il piano di realtà è e rimane: ma che razza di gente si frequenta? Che razza di rapporti si accettano? Ho sempre frequentato persone che all'apparenza avevano tutto quello di cui io avevo bisogno: sicurezza, spavalderia, tante amicizie, bellezza. Mi sono sempre sentita un NIENTE, e sì hai proprio ragione accettavo coscientemente tutto questo. Nonostante tutti i campanelli d'allarme, sono sempre andata avanti così. un uomo che dice che non si può comptere con lui è un uomo profondamente disturbato. E' chiaro questo? Un uomo che è feroce è anche lui un uomo profondamente disturbato. E' chiaro questo? Il primo è stato la causa dei miei complessi fisici, ho corteggiato questo ragazzo per ben 2 anni, senza mai stancarmi, appigliandomi alle sue mezze promesse e torturando me stessa per poter competere con lui. Dopo la storia con il mio ex sono caduta in depressione, la sua frase migliore? ''Ti amo Nina! Ti amo!'' Questo nei miei desideri, nella realtà: ''Devo valutarti, capire se sei capace di starmi vicino''. ''Io, voglio vivere la mia vita, e se per viverla dovrò andare sulla Luna, mi dispiace per te.. Ma, io ci vado!''. Alcuni sì e la donna fragile è proprio questi che cerca e che attira. Forse è per questo motivo che ho collezionato tante delusioni. Dunque, il discorso, la morale, è sempre quella: è di te che ti devi prendere cura, con amore, tenerezza, pazienza. Tutto il resto - tutto tutto tutto - non conta niente, niente, niente. E' chiaro? :) mmm, sì adesso, sì.
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  12. Avatar di Rosa maria

    Rosa maria 10 anni fa (8 Gennaio 2014 21:40)

    Però Ilaria la realtà è così brutta a volte da risultare quasi inaccettabile. E non c'entra niente quanto riusciamo ad accettarci o volerci bene per come siamo . Puoi essere la donna più fantastica del mondo e in un momento di umana fragilità o di naturale bisogno biologico incontri il rospo/orco di turno e cadi . Hai ragione tu la felicità non si può basare su un uomo ma siamo esseri umani e siamo creati come esseri sociali, abbiamo bisogno di amare e essere amati. Voglio dire che al di la della fantasia sul principe azzurro , a volte colorare la realtà con la fantasia aiuta a vivere e ad accettare e sopportare le meschinità di tanti, troppi che ci circondano
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  13. Avatar di Rosagiulia

    Rosagiulia 9 anni fa (2 Novembre 2014 21:53)

    Grazie Ilaria, come sempre sei illuminante... Quante cose di me sto capendo. E quanta strada ancora da percorrere in un viaggio che non avevo mai pensato di fare... In fondo a me stessa!!
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  14. Avatar di Gabriella Damiani

    Gabriella Damiani 9 anni fa (3 Dicembre 2014 0:46)

    Ho messo il pollice verso sul commento di Stellina. Ho sbagliato.
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  15. Avatar di Cristina

    Cristina 7 anni fa (10 Marzo 2017 11:18)

    Ciao Ilaria! Attendevo questo articolo da un sacco di tempo. Ho appena vissuto una storia che mi ha massacrato. Ho conosciuto per caso (non su un sito di incontri) un uomo che mi ha conquistato completamente. Abbiamo passato due mesi a sentirci tra telefonate e Skype e io pensavo di aver trovato finalmente la persona adatta a me: l'intesa era perfetta. Decidiamo infine di incontrarci a metà strada perché viviamo molto lontani. Ho passato dei giorni da favola, in cui ero talmente immersa nella storia da non farmi alcuna domanda o dubbio. Credevo proprio di essere innamorata. Il casino è successo appena ripartita: mi ha assalito un'ansia indescrivibile, un senso di paura e angoscia nei confronti di quella persona e il mio interesse nel giro di pochi giorni è scemato quasi del tutto. Sono stata costretta a chiudere la storia ma mi tormento ancora perché non capisco il motivo reale di questo mio cambiamento folle. Ho parlato con molte persone e quello che è venuto fuori è che la mia fantasia d'amore era talmente grande che mi sono innamorata di una figura immaginaria e poi quando me la sono trovata davanti non sono riuscita a scindere il virtuale dal reale e inevitabilmente il mio castello è crollato, nonostante la persona in questione fosse veramente una persona da non lasciarsi scappare. Credi che tutto questo sia riconducibile al tuo articolo? Grazie se mi darai una risposta. Ti stimo molto per quello che scrivi, leggo le tue guide e i tuoi articoli praticamente ogni giorno :)
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    • Avatar di Emanuela

      Emanuela 7 anni fa (10 Marzo 2017 17:16)

      Ciao Cristina, ho la vaga impressione, per esperienza personale, che nelle conoscenze virtuali si segua una velocità differente da quelle reali. Forse avete corso troppo nella virtualità e anche se nella realtà vi siete ritrovati, comunque determinati elementi fisici richiedevano più tempo per entrare in intimità e apprezzarsi a fondo. E' accaduto anche a me una volta, mi sono tuffata felicissima di aver realizzato ogni fantasia ( mi ero guardata molto bene dal fare la coppietta virtuale in modo da dare molta spontaneità all'incontro ), entrambi pareva ci stessimo aspettando e desiderando senza essercelo detto prima. Poi puf, ritorno alla realtà quando ci stacchiamo, comincio a sgonfiarmi e lui idem. Penso solo di aver corso troppo nella realtà e che dovevo lasciare la stessa tempistica data alla virtualità per sovrapporre le due immagini e per essere davvero felici.
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    • Avatar di Cristina

      Cristina 7 anni fa (10 Marzo 2017 18:52)

      Ciao Emanuela, il tuo commento mi rincuora. Quindi non sono l'unica ad aver vissuto questa esperienza assurda! Effettivamente virtualmente avevamo cominciato a comportarci come una coppia e la fantasia galoppava proprio. Nel reale non capisco dove è stato l'errore ma forse semplicemente le cose sono state fatte troppo in fretta, come dici tu. Poi lui avrebbe continuato ma io persa la fantasia ho perso l'interesse. Pensare che non ci siamo dati il giusto tempo mi rende più tranquilla davvero. Servirebbe una guida ai rapporti virtuali!
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    • Avatar di Emanuela

      Emanuela 7 anni fa (10 Marzo 2017 20:47)

      Sicuramente quando ci si vede realmente avviene una specie di reset, però pur comprendendo il ridimensionamento dell'entisiasmo non comprendo perché tu non abbia voluto proprio provare ad approfondire.
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 7 anni fa (10 Marzo 2017 18:45)

      Credo che tu abbia paura di una relazione come si deve :) .
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    • Avatar di max

      max 7 anni fa (10 Marzo 2017 19:55)

      Più che una guida, servirebbe evitarli, e riabituarsi a quelli reali.
      Rispondi a max Commenta l’articolo

    • Avatar di turchina

      turchina 7 anni fa (10 Marzo 2017 19:59)

      Ciao Ilaria, ho scoperto il tuo blog diversi mesi fa mentre ero alla ricerca di appigli per sollevarmi dalla disperazione in cui ero precipitata per la fine della mia storia decennale; da quel momento ti leggo spessissimo. Mi sei stata davvero di grande aiuto nel mio errare sperduto alla ricerca di un nuovo equilibrio. Oggi, è ufficiale, fai parte a pieno titolo delle persone amiche con cui "conversare" idealmente, perchè le tue riflessioni offrono spunti sempre proficui e mai, davvero mai, banali. Non so se invece sto per farti io una domanda banale; eccola: se una donna adulta (una a caso: io....) si accorge che forse nella sua vita ha sempre avuto paura di una relazione come si deve e per questo ha boicottato sistematicamente tutte le sue storie non appena "si metteva male" (cioè si stava svoltando verso la relazione come si deve), cosa può fare per modificare questa "inclinazione" ed evitare che la prossima volta (che spero ci sia nonostante la mia non giovane età) alla gioia di una relazione come si deve si sostituisca la devastazione della distruzione? Grazie per il tuo impegno Ilaria, e anche per il tuo tempo, e per le tue riflessioni, e per il fatto che ci sei stata in momenti in cui il dolore mi toglieva a tratti perfino l'ossigeno. Un grande abbraccio, Turchina
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 7 anni fa (10 Marzo 2017 21:02)

      Come dico sempre la consapevolezza è il 50% del percorso. Quindi mi sembra di capire che tu sappia perfettamente che ti metti in relazioni distruttive tra le quali, mi sembra di capire, anche quest'ultima, durata "solo" 10 anni. Il primo passo? Non pensare - soprattutto in questo momento - alla prossima relazione. Pensare a scoprire se stessa da sola: chi sei? Come sei? Cosa vuoi? Che cosa ti fa stare bene? Sono questi i punti che portano alla persona giusta, alla guarigione della ferita e soprattutto alla realizzazione del proprio pieno potenziale.
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  16. Avatar di Reien

    Reien 7 anni fa (4 Giugno 2017 22:52)

    Anche io sono troppo immersa nel mondo delle fantasie. Credo che in realtà, come accenni tu nell'articolo, che la tendenza a fantasticare possa rivelarsi come un'ottima risorsa che può sfociare in originalità e creatività - doti che indubbiamente generano fascino - l'importante è che non si trasformi in una gabbia d'oro. Io purtroppo oscillo tra le due condizioni, a volte riesco a incanalarla ottenendo soddisfazioni anche in campo relazionale, regalandomi una vena comica e un modo di fare che risultano molto efficaci anche con gli uomini... Poi però per natura tendo a chiudermi in me stessa, cibandomi dei miei sogni di gloria e d'amore, perchè è più difficile mettersi in gioco nella realtà, forse a tratti più deludente ma anche più genuina. Ma sto migliorando, e sempre più acquisendo con consapevolezza come usare questo mio tratto a mio vantaggio. Tipo uscire anche quando non ho voglia o buttarmi nelle conversazioni anche quando preferirei rimanere nel mio angolino. Work in progress! ;) Un abbraccio
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