Se lui ha dei problemi lascia perdere sia lui sia i suoi problemi

problemi Tutti abbiamo dei problemi, cioè delle questioni complicate che richiedono il nostro impegno e la nostra intelligenza per diventare semplificarsi e risolversi. Tutti sulla nostra strada verso la meta che ci siamo posti troviamo degli ostacoli che vanno superati se vogliamo trovare felicità e serenità. Diciamo pure che il nostro equilibrio personale e la nostra pace interiore sono anche determinati dalla capacità con qui affrontiamo i problemi che abbiamo, dalla velocità con cui li superiamo e dal nostro atteggiamento mentale sia nei confronti dei problemi, sia nei confronti delle soluzioni.

Tutti abbiamo dei problemi e i nostri problemi cambiano a seconda delle età della vita e, tocca anche dirlo, delle circostanze che abbiamo cercato e che abbiamo creato per la nostra vita.

Tutti prima o poi vivono dei problemi di coppia: ma questi non devono durare tutta la vita.

"Quando si rimanda il raccolto, i frutti marciscono; ma quando si rimandano i problemi, essi non cessano di crescere. Paulo Coelho"

I problemi sono comuni non solo a tutti gli esseri umani, ma anche a tutti gli esseri viventi: chi è sulla terra si trova ad affrontare sfide continue per arrivare al giorno dopo, per arrivare allo stadio successivo. Non per niente le storie – i film, i romanzi e anche i videogiochi – sono costruiti secondo uno schema problema-sfida-soluzione.

Più un film o un videogioco presenta colpi di scena (che di fatto vuol dire: problema) e situazioni rischiose e inaspettate,  eccitante e avvincente risulta allo spettatore o al giocatore.

Se la nostra vita non presentasse una successione infinita di problemi – dall’infanzia all’età avanzata – sarebbe di un noia letale. Il nostro cervello e la nostra energia vitale si atrofizzerebbero. Ci sentiremmo inutili e demotivati.

I problemi spesso sono eccitanti tanto che spesso “accendono” anche l’energia sessuale.

L’uomo problematico e la vita di tutti i giorni

E’ ovvio che per affrontare i problemi che ci si presentano bisogna innanzitutto averne la voglia e poi essere disposti a mettere in gioco tutte le proprie risorse per risolverli. Non esistono problemi irrisolvibili. Perché sottolineo questo aspetto? Perché molte persone amano i problemi. I problemi le fanno sentire importanti. Avere problemi, lamentarsi dei propri problemi, occuparsi dei propri problemi senza mai trovare una soluzione ha immensi vantaggi secondari per loro: li fa sentire importanti, li fa sembrare interessanti (le persone “dannate” per qualcuno hanno uno strano richiamo di grande fascinazione) e soprattutto permette loro di essere egoisti, di non potersi occupare di altre faccende nella vita perché oberati dai problemi.

Tu ti senti sempre carica di troppi problemi e ti piace parlarne di continuo, senza dare un attimo di tregua né a te, né a chi ti sta intorno, né, eventualmente, a un uomo che ti piace? Stai attenta, perché potresti essere affetta da una certa dipendenza dai problemi e stai nascondendo la tua paura di affrontare la vita dietro un carico di problemi di cui ti piace sempre parlare tantissimo. E rischi di risultare rompiscatole.

Avere tanti problemi, non risolverli mai e continuare a usarli come scusa per non affrontare la vita faccia a faccia affascina il tipo di persone un po’ sfigate, che amano pensare che la vita è sempre difficile, dura e piena di negatività. Sono persone colme di negatività che provano una bella soddisfazione a trovare qualcuno che credono sfigato come loro e forse di più.

Dove voglio arrivare con tutto questo discorso? Molto semplice. Voglio arrivare a mettere in guardia le tante donne che stanno con uomini che hanno tanti problemi. Uomini che hanno tanti problemi, sempre, su una o più questioni della vita e non li risolvono mai e si fanno risucchiare dai loro problemi e fanno risucchiare dai loro problemi anche il rapporto di coppia che vivono e la loro compagna o la donna che ha scelto di immolarsi per loro.

Perché devi lasciar perdere un uomo che ha problemi

Dell’istinto della crocerossina si parla molto spesso anche sui più diffusi giornali femminili: credo che tutte sappiano di che si tratta, molto spesso perché vestono o hanno vestito i panni della crocerossina in prima persona.

Ci sono molte donne – che in qualche modo rientrano nella categoria delle donne che amano troppo, che si legano a uomini sbagliati e non riescono a spezzare la catena delle storie sbagliate – che cercano e trovano sempre uomini con molti problemi, in modo da fare perfettamente il proprio mestiere di donne-zerbino, di salvatrici della patria, di eroine dei due mondi. E di continuare la serie infinita delle relazioni sbagliate.

"I grandi problemi: mai risolti. Forse sono grandi proprio per questo. Antonio Castronuovo"

Donne che legandosi a un uomo con tanti problemi danno una ragione alla propria vita di donne con problemi, che possono ben tutelarsi dal rischio di essere felici (il mondo è pieno di persone che hanno paura della felicità), che possono sentirsi interessanti e importanti a loro volta senza mettersi in gioco sul serio, in una storia d’amore adulta e matura.

Donne che in fondo in fondo non hanno nessuna voglia di trovare l’amore.

So benissimo che molte lettrici si sentiranno punte sul vivo e richiameranno valori generali, altissimi e purissimi: “ma come, Ilaria, tu dici di lasciare perdere un uomo che ha problemi?” Ma non è proprio quando ci sono problemi che si mette alla prova il proprio amore e si sta accanto a chi si ama?

Sì, questo secondo le solite favole che hanno insegnato una percezione distorta dei legami sentimentali e dell’amore.

Una donna sana non può e non deve accettare di stare con un uomo sempre pieno di problemi, incapace di affrontarli e che non ha voglia di affrontarli.

Come del resto un uomo sano non può e non deve accettare di stare con una donna sempre piena di problemi, incapace di affrontarli e che non ha voglia di affrontarli.

Problemi e voglia di realizzare la felicità

Perché chi antepone sempre i propri problemi alla propria vita, alla propria relazione e alla propria crescita personale non è una persona che dimostra un atteggiamento mentale costruttivo, realizzativo, generativo. E’ piuttosto un distruttore (o una distruttrice) e con lui (o con lei) non è possibile costruire nulla di buono.

"Dentro ogni grande problema ce n’è uno più piccolo che sta lottando per venir fuori. Arthur Bloch"

E quindi che fare? Non avere paura di lasciare perdere un uomo che ha troppi problemi, non aver paura di essere, sembrare o sentirti stronza o di assumere un comportamento improntato a troppo cinismo.

Tieni presente quel che è utile a te e alla tua felicità, a lui e alla tua felicità (essere complice di una persona con “troppi” problemi significa permetterle di rimanere nei suoi atteggiamenti disfunzionali).

E quindi lascia perdere un uomo quando:

–        Ha problemi con il lavoro, non li risolve mai e li “porta” nella coppia

–        Ha problemi con il denaro, non li risolve mai e li “porta” nella coppia

–        Ha problemi con il sesso, non se ne assume la responsabilità, non se ne occupa, magari ogni tanto insinua che è colpa tua e non sua…

–        Ha problemi con l’alcool, la droga, l’assunzione smodata di farmaci, il fumo eccessivo

Avventura o amore vero? Scopri se la relazione che stai vivendo è una storiella temporanea o è destinata a durare nel tempo...

–        Ha problemi con il tifo al calcio (o al calciobalilla o la calcetto)

–        Ha problemi con la pornografia

–        Ha problemi con la fedeltà

–        E’ violento, anche solo a parole e magari non con te, ma solo con gli altri

–        Ha problemi con le donne

–        Ha sofferto troppo per amore, per la sua ex o le sue ex

–        Ha problemi con la legge

–        Ha problemi con la ex moglie/ex compagna, con la madre dei suoi figli

–        Ha problemi con la famiglia d’origine. Ha problemi con la madre.

–        Ha problemi con i figli avuti da una’altra relazione

–        Ha problemi con il gioco d’azzardo (anche quello delle slot machine)

–        Ha problemi con gli amici (è troppo attaccato a loro/troppo poco).

–        Ha problemi con la guida spericolata

–        Ha problemi di dipendenza dalla tecnologia: è sempre attaccato a computer, tablet, telefonino, internet, Facebook etc etc

Ho dimenticato qualcosa? Quali sono gli altri problemi per cui è sempre consigliabile lasciare un uomo? A te ne vengono in mente altri? Che cosa ti dice la tua esperienza?

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199 Commenti

  1. Avatar di six

    six 9 anni fa (5 Novembre 2014 16:38)

    grazie stella, si senso di colpa esatto tu ci sei passata?
    Rispondi a six Commenta l’articolo

  2. Avatar di stella

    stella 9 anni fa (5 Novembre 2014 21:28)

    si ci son passata six. mi sono separata. ci ho messo del tempo anche a perdonarmi. in storie come queste si alimenta un circolo vizioso. non siam contente noi stesse della situazione nella quale siamo ed arriviamo a pensare e provare cose che non dovremmo, e magari loro stessi ( i nostri compagni) scarican su di noi responsabilità proprie. ma perché al momento san di poterlo fare. se ne esce, se ne esce, ma occorre tempo
    Rispondi a stella Commenta l’articolo

  3. Avatar di @Baaatters

    @Baaatters 9 anni fa (31 Marzo 2015 13:26)

    Vorrei riportarvi qui la mia storia...sono giovane e so che tutti potreste pensare, che essendo appunto giovane, ho 24 anni, ho tutta la vita davanti e bla bla bla...il fatto è che la mia vita ha incrociato per la prima volta in questi mesi il primo grande scoglio : la responsabilità di prendere una decisione x se stessi. Sono stata fidanzata per 1 anno e 6 mesi con un ragazzo della mia stessa età...lui vive in una città vicino con la sua famiglia essendo ancora uno studente e io vivo con la mia, lavoro nel mio paese. Sin dal primo momento che l ho visto ho pensato fosse quello giusto...e non ho mai avuto attriti con lui...una favola vera e propria...l'anima gemella che tutti cercano! mi ha parlato della sua famiglia e io della mia. Fino a che non li ho conosciuti, e da lì ho cominciato a notare delle differenze tra il nostro modo di vivere e il loro (molto unito, tutti che vivono nello stesso appartamento, zio, zia , nonna, papà, fratelli) un po' soffocante. Nel corso dell'anno ne ho parlato anche con la mia famiglia, che molto scontenta da quello che sentivano e vedevano con i loro occhi mi hanno consigliato di allontanarmi...io ho preferito pensare con la mia testa, fino a che un giorno non ho visto il padre di lui ubriaco (avendo problemi di alcool) e mi sono spaventata, si sono sommate storielle non bellissime sul conto del padre e le situazioni economiche erano sempre instabili...negative...molto schiaccianti! Hanno una doppia vita in pratica loro...una bellissima casa su un isola in Italia che rende l'idea di questo rapporto un incanto...e poi quando si ritorna in cità i problemi riaffiorano. Io sono molto arrabbiata perchè con questo ragazzo ci siamo dovuti lasciare non tanto per quello che ho pensato io ma quello che la mia famiglia vedeva e nn accettava. Come la storia di quando ho regalato una mia vechia macchina al mio ragazzo e il padre gliel'ha sottratta rendendola al 100% sua...e lasciandolo a piedi nuovamente. Il mio è stato un problema futuro, mi sono messa a pensare alla convivenza futura delle famiglie, alle ideologie di vita e così ho preso questa decisione, che mi fa soffrire ogni gg di più come un angoscia che non smette di sparire...lo amo molto...e lui non è come i suoi genitori, anzi completamente diverso, ma nn è forte ad affrontare le cose di petto e così io da "crocerossima" vorrei amarlo e salvarlo dalla situazione, perchè lontano da questo sistema vivremmo bene, ma siamo in italia, i problemi famigliari li si risolve in famiglia....che croce e peso mi porto dentro.
    Rispondi a @Baaatters Commenta l’articolo

  4. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 9 anni fa (31 Marzo 2015 17:43)

    @Baaatters: hai ragione, a 24 anni sei giovane. Ma anche a 24 anni ci si può rovinare tranquillamente la vita, sai? Anche perché, mi pare che tu ce l'abbia un po' con i tuoi genitori, ma ti dò una notizia: a 24 anni puoi fare quello che vuoi della tua vita, anche buttarla nella pattumiera, in barba ai tuoi genitori. Per il resto, mi sa che te la canti e te la suoni e che tutto il tuo amore e tutta questa storia (non ultimo il simpatico quadretto familiare del soggetto) siano intrisi di squallore.
    Rispondi a ilariacardani Commenta l’articolo

  5. Avatar di Denny

    Denny 9 anni fa (16 Aprile 2015 12:46)

    Cara Ilaria, quando consigli di lasciare perdere un uomo quando... ed elenchi tutta quella serie di problemi intendi quando ha molti di quei problemi elencati e di non farsene giustamente carico e quando il soggetto non intende risolverli e persiste nel problema scaricandolo su di te ? perchè quell'elenco mi fa pensare. Quale uomo non ha almeno o a periodi alcuni di quei problemi? Non intendo tutti ovviamente , intendo quelli più soft tra quelli elencati del tipo , può avere problemi col lavoro, aver sofferto per una ex. Chiaramente se è un violento, se è un tossicodipendente, se ha problemi con la legge e problemi all'eccesso è ovvio che è meglio evitarlo. Ma altri tipi di problemi è sempre bene vedere come si atteggia al problema e se intende risolverlo? in tutto questo, noi , se siamo già compagne da tempo e lo conosciamo abbastanza bene come dobbiamo comportarci? è sempre bene lasciarlo al suo problema ed eventualmente consigliare ? e se persiste un dato problema come comportarsi? Grazie ciao
    Rispondi a Denny Commenta l’articolo

  6. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 9 anni fa (16 Aprile 2015 12:56)

    @ Denny, mi pare che l'articolo sia molto specifico e dettagliato, c'è una premessa, le circostanze sono ben spiegate: che cosa non ti è chiaro o non vuoi che ti sia chiaro?
    Rispondi a ilariacardani Commenta l’articolo

  7. Avatar di Denny

    Denny 9 anni fa (16 Aprile 2015 13:01)

    hai ragione, mi ero troppo focalizzata, rileggendo l'articolo, sulla lista e non sulla premessa. Grazie
    Rispondi a Denny Commenta l’articolo

  8. Avatar di Gea

    Gea 8 anni fa (23 Novembre 2015 19:29)

    "Trovi un altro più bello, che problemi non ha!", dixit la Raffa nazionale :-D Dopo questa dotta citazione, vorrei dire che un tipo di persona problematica da evitare come la peste é chi apparentemente sta facendo qualcosa per risolvere i suoi problemi, ma di fatto ci si crogiola senza avanzare di un sol passo. Questo tipo é più subdolo perché richiede un certo tempo di frequentazione per essere identificato, ma una volta che il quadro é completo e chiarissimo, bisogna allontanarsi senza esitazione. Mi domando perché, avendone un esempio a casa (mio fratello), non sia riuscita a "fiutare" prima lo stesso problema nell'uomo che frequentavo: forse perché non volevo avere un pregiudizio e preferivo osservarlo. Ma mi consolo pensando che, malgrado dei segnali che gli ho lanciato, non ho mai ceduto all'idea di dichiararmi per il semplice fatto che sia un tipo inibito e che, a detta di qualche amica, dovessi "darmi da fare". Col senno di poi, per me é un sollievo non essermi imbarcata con lui sul Titanic! Lo lascio affondare da solo! :-D
    Rispondi a Gea Commenta l’articolo

  9. Avatar di Shy

    Shy 8 anni fa (2 Gennaio 2016 17:08)

    Leggendo questo articolo hai descritto tante caratteristiche...troppo attaccato agli amici, aveva sofferto per una ex, e mi diceva che aveva estinto il dolore per una donna dal suo cuore..e io, da ragazza che non si accontentava mai, che sapeva quello che voleva, sono diventata la crocerossina appunto, finché troppo stanca di tutto ho chiuso. Adesso c'e la paura di non tornare come prima, ovvero il riuscire a stare bene da sola, e il continuo sminuirmi sul fatto che ero io che non andavo bene per lui, che magari ha fatto il bambino coglione solo con me, colpevolizzandomi di essere stata troppo buona. Cerco di fare tante cose, esco, vado a ballare, vado nei pub...la voglia di ricominciare c'è, ma riconosco che ho una bassissima autostima e tendo a idolatrare lui e il suo vivere alla leggera e svilire me.
    Rispondi a Shy Commenta l’articolo

  10. Avatar di assunta

    assunta 8 anni fa (26 Gennaio 2016 19:16)

    no eh?
    Rispondi a assunta Commenta l’articolo

  11. Avatar di Matilde

    Matilde 8 anni fa (26 Gennaio 2016 21:38)

    Questa estate ho conosciuto e frequentato un uomo che ha letteralmente vomitato tutti i suoi problemi su di me. Ha giustificato ogni sua "mancanza" esibendo il suo biglietto da visita: ho tanti problemi, e' difficile stare con me. Non e' per tutti. Lotto da una vita contro mille problemi. Ogni volta ne sorgono di nuovi. Quando mi ha raccontato dei suoi infiniti problemi io ho pensato: poverino. Perche' la vita si accanisce in questo modo! Avevo dato per "normale" tutto questo, anzi lui mi ripeteva spesso che con me e solo con me poteva aprirsi. Nella mia inesperienza io ho creduto a tutto, tutto! Che sciocca. Leggendo l'articolo riesco a motivare e a comprendere molte incongruenze, assurdita' di questo uomo che mi ha più volte ferita, umiliata, disprezzata. Cerco in tutti i modi di scaricarlo, ma non ci riesco!! Lo penso e lo ripenso. Mi ha colpito molto la tua frase Ilaria dove dici che: bisogna riempire la vita di sfide... Sto per fare una domanda assurda: da dove si parte??!! Come si fa?
    Rispondi a Matilde Commenta l’articolo

  12. Avatar di Me

    Me 8 anni fa (20 Aprile 2016 6:20)

    Ho avuto una storia di 4 mesi. Lui da avvenente coach/personal trainer che viveva all'estero, è diventato (causa, la sua immaturità) una larva che vive con i suoi. Disoccupato, depresso, dava la colpa a tutti tranne che a sè stesso, mai capace di prendersi le sue responsabilità... A letto, un disastro, aveva seri problemi compulsivi col sesso, si chiudeva in casa e spariva... Insomma mi ha lasciato svenuta per terra dopo una lite... L'ho lasciato... e ora sono tornata a sorridere.
    Rispondi a Me Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 8 anni fa (20 Aprile 2016 12:37)

      Brava! Hai fatto benissimo! :-)
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di Suspiria

      Suspiria 8 anni fa (26 Aprile 2016 14:30)

      Mi ricorda qualcuno, non sarà mica la stessa persona...spero... ho avuto una relazione simile mesi e mesi fa terminata ad Agosto circa, era una relazione a distanza. Hai fatto benissimo comunque. Stima totale.
      Rispondi a Suspiria Commenta l’articolo

  13. Avatar di assunta

    assunta 8 anni fa (26 Gennaio 2016 18:48)

    ma se i problemi si affrontassero insieme?
    Rispondi a assunta Commenta l’articolo

  14. Avatar di zanzan

    zanzan 8 anni fa (16 Giugno 2016 13:14)

    PROBLEMA: il mio lui non ha amici, o poca, vita sociale. Può essere considerato un problema per instaurare un rapporto solido?
    Rispondi a zanzan Commenta l’articolo

  15. Avatar di Francesca

    Francesca 8 anni fa (7 Settembre 2016 21:45)

    Si ma a questo punto si escludono un pó tutti, chi non ha problemi? se dobbiamo fare le schifiltose addio proprio uomo della vita o uomo giusto che sia, nella vita è anche bello avere un complice, risolvere in due, avere una spalla anche per noi perché nessuno né è immune. C'è troppo estremismo.
    Rispondi a Francesca Commenta l’articolo

  16. Avatar di Maria Rita

    Maria Rita 8 anni fa (11 Settembre 2016 14:08)

    Ciao Ilaria, ho deciso a malincuore di chiudere una storia con un uomo dolcissimo e molto innamorato di me ma che, purtroppo non riusciva a far l'amore con me. Questo ragazzo è vergine ma, prima di confessarmi questo mi ha detto molte cose diverse: di essere nervoso e bloccato dal nervosismo, di avere dei problemi a mantenere l'erezione e solo alla fine di essere vergine. Diciamo che in questo è stato avvantaggiato dal fatto che la nostra era una storia a distanza e ci potevamo vedere poche volte l'anno ma per molti giorni ( in media andavo un mese io da lui ed un mese lui da me ). Il problema con lui non era solo il rapporto completo ma tutto il resto: mi baciava come un bambino di 11 anni e quando gli chiedevo di accarezzarmi mi diceva che si vergognava. Quest'anno mi ha confessato la sua verginità e mi ha detto prima che era dovuta ad un'educazione troppo rigida e poi che aveva subito degli abusi da piccolo ( non so bene a cosa credere ). Lui è nato senza tirodie e deve prendere a vita delle medicine che, ho letto, annullano la libido. Io sapevo tutto questo ma mi sono voluta illudere che piano piano saremmo riusciti ...insomma lui mi ha un po mentito ed io mi sono voluta bere le sue bugie entrambi per avere l'illusione di avere una relazione. Quest'estate i nodi sono venuti al pettine ed io sono stata malissimo! una volta a casa ho preso questa decisione ma ora mi sento in colpa perchè lui aveva dimostrato la disponibilità ad andare da uno psichiatra per risolvere questi che lui chiama blocchi...ma io 34 anni e lui 33...ho pensato: quanto ancora devo aspettare? E se poi mi innamoro di un altro non è peggio? Quindi gli ho detto che forse è meglio se facciamo un passo indietro e cerchiamo di essere amici come all'inizio...adesso anche lui è meno presente con me ( ci sentiamo prevalentemente su Skype ) ed io sento la sua mancanza e mi sento in colpa. Tranne questo aspetto e la distanza, stavo bene con lui...
    Rispondi a Maria Rita Commenta l’articolo

  17. Avatar di Confusa

    Confusa 8 anni fa (26 Settembre 2016 16:14)

    Buonasera Ilaria, ho 36 anni e nel 2012 ho sposato un uomo che ha ben 4 di questi problemi descritti. Il signore in questione fra meno di un mese compirà 47 anni, e all'attivo ha 3 mutui aperti per costruire una casa ma che l'hanno lasciato col fiato corto quindi a mio parere gestisce male i suoi soldi, problemi di sesso, pare non abbia infatti nessun desiderio di farlo con me e non sa nemmeno spiegare il perchè, qualche mese fa ho scoperto dopo quasi 8/10 anni di relazione che ha anche problemi di gioco d'azzardo (slot machine), inoltre non regge > l'alcool ma gli piace berlo, forse un po' troppo e in certe serate > insieme all'alcool fa uso di stupefacenti. Ora lui è in terapia da una psico ed io pure, da un altra pero'. Sono 3 anni che vivo nella confusione se lasciarlo o meno, fino ad oggi non ci sono mai riuscita, nonostante 2 volte me ne sia andata di casa per poi tornare a distanza di qualche mese. Non so se quello che mi lega a lui sia un sentimento oppure solo un bisogno di sicurezza. Nel frattempo pero' ho iniziato a lavorare su di me, sui miei progetti, ho ricominciato a studiare e faccio lavori occasionali. Da una settimana mi si è presentata l'opportunità di prendere in affitto una casa, un appartamento molto carino in una palazzina composta da due appartamenti. Sopra di me abiterebbe una mia amica. Ci penso spesso a me in quella casa, mi vedo felice, ma anche triste, sono divorata dai dubbi, ma presto dovro' prendere una decisione. Ho una paura esagerata di sbagliare, sia in un caso, che nell' altro. Puo' darmi qualche consiglio per chiarirmi le idee??? La ringrazio in anticipo
    Rispondi a Confusa Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 8 anni fa (26 Settembre 2016 16:27)

      Gentile Confusa, la descrizione del suo "compagno" (è tutto quest'uomo, tranne che un compagno) è decisamente quella di un uomo da non lasciarsi scappare... se si tiene al dolore e alla sofferenza. Una precisazione: non credo che costui non regga l'alcol. Io che sono alta 1,60, peso 50 chili e bevo poco, pochissimo, non reggo l'alcol. Il gentiluomo invece probabilmente è un alcolista conclamato e quindi gli basta poco per non "reggere". Detto questo, il progetto della sua casetta con l'amica sembra il paradiso. Lo sarebbe già di per sé, così, al netto della situazione allucinante che sta vivendo. Se poi lo mettiamo al confronto con quel che sta vivendo, andare a vivere per conto suo e con un'amica vicina (non convivente, vicina!) sembra davvero più vantaggioso che vincere alla lotteria. Sarà triste sola? Certo che sì, amica mia. Perché la tristezza che lei si porta dietro non dipende dal suo essere sola. Probabilmente è preesistente al fortunato incontro con questo disgraziato. E la convivenza con un tale personaggio le ha messo addosso tonnellate di tristezza, ma tonnellate proprio. Insieme a una totale confusione e disistima di sé. Peccato che lei, credendo di arginare tale tristezza torni ad abbeverarsi alla sua fonte principale e inesauribile, cioè il disgraziato. Il mostro che deve lasciare e che le causa tristezza alimenta una dipendenza da lei. Posso dirle, molto direttamente, che su una cosa non sbaglia di sicuro: lasciare il mostro. Comunque, per fare chiarezza, si concentri su come potrà essere la sua vita tra cinque anni. Rimanendo con il mostro oppure lasciandolo.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

  18. Avatar di Confusa

    Confusa 8 anni fa (26 Settembre 2016 20:30)

    Il problema è che io al mostro voglio molto bene, il fatto che sia in cura mi fa ben pensare, almeno la consapevolezza di avere un problema ora ce l'ha e sta cercando di risolverlo da solo. Lui ha sicuramente delle grosse fragilità a monte però di buono c'è che non è un violento, è una persona gentile e fino ad oggi mi ha sempre sostenuto concretamente ed emotivamente. Non riesco a vederlo come un mostro, lo vedo con le sue fragilità, di cui io non mi sto facendo carico da un po' oramai, cercando di lasciargli la responsabilità della soluzione. Ovvio che certe cose pesano e non mi stanno bene. Il rapporto intimo per esempio, però qualche giorno fa ha cercato di avvicinarsi, forse perché ha capito che siamo agli sgoccioli e voleva tentare di capire se potevamo trovare un equilibrio almeno su quello, a me non ha dato fastidio ma in pratica, forse per qualche blocco psicologico, non siamo riusciti ad avere un rapporto. Ci siamo abbracciati ma non siamo andati oltre, o meglio siamo andati poco oltre un abbraccio. Lo so che è assurdo quello che scrivo, però è stato un gran passo avanti e questa cosa mi ha confuso ancora di più, ora infatti non so se dovrei aspettare e dargli ancora un po' di tempo, o se invece dovrei lasciar perdere. L'idea di lasciarlo mi sto rendendo conto che mi paralizza. Mi manca il respiro quando ci penso. Mi sento tesa e confusa. Mi stanca questa cosa, perdo energie, dovrei essere entusiasta di cominciare una nuova vita invece sono super spaventata, terrorizzata direi. Il fatto è che qui nonostante in problemi mi sento al sicuro. Lei mi dice di pensare a come sarebbe la mia a vita fra 5 anni con o senza di lui. Io in questo momento non riesco proprio ad immaginarla. La cosa assurda è che fino a poco tempo fa mi sentivo in trappola ed ora che ho una possibilità ho paura di coglierla e mi sto convincendo che forse non sono ancora pronta
    Rispondi a Confusa Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 8 anni fa (26 Settembre 2016 23:20)

      Ciao Confusa, ho letto e compreso molto più di quanto possa immaginare. Non aggiungo molto, dato che ogni cosa che scrivo tu potresti usarla contro di te :) Ci tengo a dirti che ti sono vicina. E faccio il tifo per quella piccola parte di Te che ama la vita, vuole vivere e sa quale è la differenza tra la vita e la morte. Perché di una cosa sono certa: benché zittita, fiaccata, messa all'angolo, ridotta al minimo, quella parte di TE legata alla VITA è potentissima e pronta a rialzarsi, anche a dispetto di tutta l'energia malefica e la crudeltà che tu le stai rovesciando addosso senza pietà. La stessa insensata energia e crudeltà che ti acceca e ti fa credere di essere innamorata di un disgraziato quando sei solo attaccata all'idea di distruggere te stessa. Perché il mostro e il disgraziato, per quanto molto mostro e molto disgraziato, non è niente né in confronto alla te che si odia, né in confronto alla te che vuole vivere e sa benissimo dove la vita sta di casa. Ecco, ripeto, io faccio il tifo per quella parte di te che è desiderosa di vivere una vita vera e autentica. Faccio il tifo perché si sbrighi. Faccia presto. Risorga quanto prima.
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  19. Avatar di Morghy

    Morghy 7 anni fa (27 Ottobre 2016 10:14)

    Lasciar perdere chi ha qualche disturbo mentale. Spesso noi donne lo sottovalutiamo e pensiamo che la forza dell'amore possa spingere l'altro a curarsi. Molto spesso però chi ha questo genere di problemi non è in grado di amare e noi ci autodistruggiamo restando in questo genere di legami e stando lì ad aspettare che lui "guarisca" con il nostro affetto.
    Rispondi a Morghy Commenta l’articolo

  20. Avatar di Anna

    Anna 7 anni fa (27 Ottobre 2016 12:08)

    Per non parlare del tempo che si perde quando il disturbato si cura, ma è un manipolatore o si autoboicotta. Insomma va bene in salute e in malattia, ma quando e se si può concretamente aiutare, e senza mai dimenticare la responsabilità nei confronti di noi stesse
    Rispondi a Anna Commenta l’articolo